Imbarazzo di Pechino: Non era nostra intenzione causare alcun problema, è andato fuori rotta. Washington: “Violata la nostra territorialità”
Non si placa la tensione tra Usa e Cina sul pallone spia di marca cinese che sta sorvolando i cieli americani da quest’oggi. Un’intromissione che non è piaciuta alla Casa Bianca, col presidente che è andato su tutte le furie. Il”pallone spia” di Pechino, non solo è stato avvistato nello spazio aereo americano, ma quello che ha preoccupato da vicino gli statunitensi è che l’abbia fatto sopra uno dei tre campi di missili nucleari americani, la Malmstrom Air Force Base di Billings, nel Montana.
Per tutta la giornata non si è parlato d’altro. In tanti stati americani il pallone ha girato che è un piacere, andando dal Montana, all’Iowa fino allo Stato di New York e anche in altre parti. Le televisioni americane non facevano altro che trasmettere questo pallone che girava attorno alle città e anche su obiettivi che gli stessi americani hanno dichiarato sensibili.
Quello che ha fatto discutere è stato anche l’acceso dibattito interno tra il numero uno della Casa Bianca Joe Biden e i funzionari del Pentagono. Il presidente americano ha ordinato di abbattere il pallone senza se e senza ma, ma il suo ordine non è stato recepito. Dal Pentagono infatti è arrivato un secco no, con alcuni militari che si sono rifiutati (così dicono alcuni media americani) di eseguire l’ordine, facendo ragionare Biden sul fatto che se si fosse dato seguito a quell’ordine, ci sarebbero state vittime tra i civili per via dei resti del pallone.
Il governo cinese, imbarazzato da quanto stava accadendo, si è scusato, spiegando che “non era un pallone spia ma un velivolo per un progetto legato al meteo”. Insomma, non poteva raccogliere informazioni se non legate a venti, piogge e quant’altro. E’ arrivato lì a causa dei venti, tanto che si sta spingendo verso l’Alaska, considerato che è arrivato fino in Canada, abbandonando i cieli americani. Tanto è stato il rumore e il muro che si è alzato tra Usa e Cina che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha posticipato il suo viaggi in Cina previsto per domani. “In questo momento una visita a Pechino non sarebbe costruttiva, ma il segretario intende recarsi in Cina alla prima occasione utile”, ha sottolineato il funzionario.