Dopo due giorni di polemiche e tensioni tra Stati Uniti e Cina, il presidente decide di distruggere la sonda cinese
Abbattuto e storia finita. Conclusa. Almeno in cielo, poi sulla terra succede di tutto tra Usa e Cina, con i vertici dei due paesi che se ne dicono di tutti i colori. Già perché ad avvalorare la tesi americano del mistero e della situazione poco chiara è la comparsa di un secondo pallone sui cieli dell’America Latina. E allora a quel punto, e dopo diverse polemiche interne, il presidente Biden ha deciso di dare l’ordine. E così, i militardi Usa hanno abbattuto il pallone spia cinese che ha sorvolato i cieli nazionali e poi ha raggiunto l’Oceano Atlantico.
Subito dopo sono state avviate le operazioni per recuperarne i detriti, come solitamente si fa in questi casi. Per quanto riguarda il secondo velivolo aerostatico sull’America Latina non si ancora granché, ma gli statunitensi stanno chiedendo informazioni ai brasiliani, cileni e argentini. A comunicarlo il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, sottolineando che si tratterebbe di un altro dispositivo di sorveglianza uguale a che è sorvolato su alcuni basi militari del Montana.
I cinesi però non l’hanno presa bene nonostante avessero detto che non si trattava di un dispositivo di sorveglianza ma di un pallone che doveva monitorare il meteo, quindi non aveva nessuna prerogativa di spiare gli americani. E così il ministro degli Esteri di Pechino se l’è presa puntando il dito contro gli americani: “I media e i politici Usa hanno approfittato” della situazione, “usando l’incidente come pretesto per attaccare e diffamare la Cina“.
Il Dipartimento della Difesa e anche il Pentagono avevano sconsigliato a Biden di distruggere il primo pallone spia mentre sorvolava gli Stati Uniti, poiché avrebbe rappresentato un rischio per la popolazione a causa dei detriti del velivolo che avrebbero rischiato di ferire le vittime. Il capo della Casa Bianca ha così atteso che il velivolo arrivasse sull’oceano. Il presidente ha seguito l’operazione dall’Air Force One.