Non si placa la tensione tra FdI e Pd sul caso Cospito. Nella giornata di ieri botta e risposta a distanza tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta.
L’invito ad abbassare i toni rivolto da Giorgia Meloni a tutta la politica sul caso Cospito non è stato recepito. La tensione tra Pd e Fratelli d’Italia continua ad essere molto alta e questa volta i dem hanno deciso di replicare in modo molto duro alla scelta del presidente del Consiglio di non far dimettere Donzelli e Delmastro.
In una lettera inviata al Corriere della Sera, il premier ha inviato tutti (maggioranza ed opposizione) ad abbassare i toni sulla vicenda Cospito, ma anche confermato i due esponenti del suo partito: “Non ritengo che ci siano i presupposti per un passo indietro) e attaccato il Pd per aver messo in discussione il 41 bis. Parole che non sono assolutamente piaciute al Nazareno. I dem hanno prima replicato con una giunta congiunta e poi con un post su Twitter di Enrico Letta.
Le parole di Giorgia Meloni non sono assolutamente piaciute al Pd. “Con la lettera al Corriere della Sera e il rilancio continuo di accuse contro l’opposizione – ha scritto su Twitter Enrico Letta – Meloni invece di spegnere l’incendio lo attizza. Per noi non serve assolutamente alimentare questa tensione. Si tratta di un errore grave“.
Netta anche la posizione da parte di Conte: “Accogliamo l’appello del premier, ma Giorgia Meloni deve dimostrare di essere presidente di tutti e non solamente la leader del suo partito. Quindi vanno imposte le dimissioni ai due esponenti di fratelli d’Italia“.
Se da una da una parte la tensione in politica continua ad essere molto alta, dall’altra gli anarchici non hanno nessuna intenzione di fermare le loro manifestazione per chiedere la revoca del 41 bis per Alfredo Cospito. Nella giornata di ieri, sabato 2 febbraio, altri cortei sono andati in scena a Milano e Roma e ancora una volta ci sono stati tafferugli con le forze dell’ordine.
Il bilancio complessivo è di due persone costrette alle cure mediche per alcune ferite non gravi e tre manifestanti portati in Questura per l’identificazione.