L’anticipo dell’ora di pranzo tra la squadra ligure e la capolista guidata da Luciano Spalletti è stata disturbata da incredibili cori dei tifosi di casa contro i partenopei
La rivalità tra le due tifoserie arriva da molto lontano, anche la partita dello scorso campionato disputata a maggio scorso aveva causato pesanti scontri, oggi il tutto è stata rinfocolato da ripetuti e odiosi canti contro il giocatore simbolo di Napoli e contro l’allenatore che sta guidando il Napoli sempre solo in vetta al campionato.
Dopo un primo tempo combattuto, un rigore ingenuo a inizio secondo tempo spiana la strada del Napoli a la Spezia contro i padroni di casa per una vittoria, arrotondata anche dalla doppietta di Osimhen nel finale, che lancia il Napoli sempre più verso lo scudetto.
Uno 0-3 in trasferta e ben 16 punti di vantaggio in classifica sulla più immediata inseguitrice, doveva regalare soltanto una grande domenica di festa a tutto il popolo napoletano che accarezza, partita dopo partita, il grande sogno di tornare a vincere lo scudetto dopo più di 30 anni. Invece il lunch match tra lo Spezia e la squadra di Spalletti è stato caratterizzata ancora una volta dalla grande rivalità esistente tra le due tifoserie e i tifosi spezzini si sono resi protagonisti di cori vergognosi nei con confronti dell’allenatore, ma anche contro Diego Maradona infangandone la memoria. “Oh mamma mamma mamma sai perché mi batte il corazon, è morto Maradona”: questo solo uno delle decine di cori cantati dai tifosi bianconeri presenti al Picco per poi insistere con le solite canzoni in cui viene nominato “invano” il Vesuvio. Per rispondere, i tifosi del Napoli residenti al Nord, gli unici presenti alla trasferta per il divieto imposto a quelli residenti nella regione Campania, hanno prima risposto con ironia cantando la canzone sul Vesuvio sulle note di “Freed from desire“.
Nei cori vergognosi è entrato anche Luciano Spalletti, insultato più volte dai tifosi ospiti, lui già giocatore dello Spezia dal 1986 al 1990 e legato da sempre alla Liguria, regione di provenienza della sua storica compagna, Tamara. “La Spezia è nella mia storia. Io qui ho tantissimi amici e mi fa piacere trovarli da avversari nel torneo più importante nel calcio italiano. Auguro loro il meglio e quando vincono sono contento. Indipendentemente da quello che mi potranno dire, voglio loro bene e gliene vorrò sempre”, ha spiegato comunque a fine partita l’allenatore del Napoli. Purtroppo un’altra pagina vergognosa per il calcio italiano che non perde occasione domenica dopo domenica per segnalarsi con questi episodi di stampo razzista che rovinano, se mai ce ne fosse ancora la possibilità, l’immagine del nostro calcio.