La gigantesca fortezza edificata tra il II e il III secolo dopo Cristo è stata letteralmente sbriciolata dal violento terremoto
Duemila anni di storia cancellati in pochi secondi. Sbriciolato come se fosse un pezzo di carta. Spazzato via come niente. Era la bellissima e gigantesca fortezza di Gaziantep, che resisteva da quasi duemila anni e svettava sull’altipiano sito nella parte più occidentale dell’Anatolia sud-orientale della Turchia. Proteggeva la città nata sulle ceneri dell’antica Antiochia ad Taurum, non esiste più.
Spazzata via dal terremoto, da una sisma che ha devastato un’intera regione e in quelle zone ci sono dei monumenti e reperti storici che hanno fatto la storia del mondo. Un terremoto che ha colpito nel cuore della notte e nel cuore della Turchia, provocando migliaia di morti. Rispetto alle migliaia di vittime che ci sono state nella scorsa notte, la perdita di un monumento sembra non essere paragonabile, ma dal punto di vista culturale e storico si tratta di una perdita immane.
Una perdita enorme dal punto di vista culturale perché il monumento, patrimonio dell’Unesco e dell’Umanità, era uno dei più antichi del mondo. La sua prima costruzione, visto che era stato ristrutturato varie volte nel corso della storia, risale perfino agli ittiti che lo costruirono come un vero e proprio osservatorio militare nato migliaia di anni fa.
Alcuni esperti addirittura parlano di tracce di insediamenti che lo fanno andare indietro nel tempo di 6000 anni. I primi ad edificarlo furono i romani che in quel luogo edificarono la prima vera fortezza tra il II e III secolo dopo Cristo. Una costruzione che nel sesto secolo ebbe altri ampliamenti e rinnovamenti sotto l’imperatore Giustiniano che fece costruire ben 36 torri per poter creare una difesa a forma di un bastione circolare con una circonferenza di circa 1200 metri. Una costruzione mastodontica e quasi irrituale. Ma adesso non c’è più. Spazzata via come fosse di cartone e aveva resistito duemila anni e forse più.