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Sport

Liverpool, fine di un’era? Reds in crisi profonda. E Klopp…

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Daniele Rocca

Mai così male sotto la gestione del manager tedesco, con una squadra spenta e irriconoscibile, il Liverpool ora è alla fine di un ciclo

La sconfitta contro il Wolverhampton, pesantissima, costringe ad aprire una profonda riflessione sul Liverpool. La squadra di Jurgen Klopp s’è persa, la squadra che l’anno scorso ha vinto due trofei (FA Cup e Coppa di Lega) e sfiorato Premier League e Champions, rischiando di incastrare un’incredibile poker, s’è dileguata.

L’allenatore tedesco del Liverpool Jurgen Klopp (Ansa) – Notizie.com

Oggi i Reds sono decimi in Premier, a distanza siderale dalla vetta e anche dalla zona Champions, che oggi appare come un miraggio. Il Newcastle, quarto, è lontano 11 punti e ci sono cinque squadre eventualmente da superare, oltre ai Magpies. Klopp non aveva mai raccolto così pochi punti dopo venti partite giocate e non aveva mai incassato sette sconfitte a questo punto della stagione. E non possono essere solo i tanti infortuni la spiegazione per una flessione del genere, che comprende anche l’eliminazione da Coppa di Lega ed FA Cup. “Fine di un’era”, titolano i giornali inglesi, mettendo in dubbio anche la permanenza del manager tedesco in vista della prossima stagione.

Liverpool in crisi profonda: rifondazione in vista. Con Klopp?

Ma come spiegare un tracollo del genere? Molti sostengono che il Liverpool abbia pagato, a livello psicologico, il veder sfumare, proprio all’ultimo atto, Premier e Champions nella passata stagione. Una delusione che non sarebbe stata assorbita dal gruppo. Inoltre, lo scorso anno, i Reds – arrivando in fondo a tutte le competizioni – hanno giocato 63 partite su 63 disputabili, uno sforzo fisico che la preparazione estiva, compressa causa Mondiale, non avrebbe fatto riassorbire. C’è poi da dire che il Liverpool ha alcuni giocatori chiave ormai in evidente flessione: Van Dijk non è mai tornato lo straordinario difensore che era prima del grave infortunio al ginocchio.

Salah è in evidente appannamento da ormai diversi mesi, così come Fabinho, Henderson, Alexander-Arnold e Robertson. Poi i tanti infortuni che coinvolgono Luis Diaz, Diogo Jota, Firmino, lo stesso Van Djik, Konate. E un mercato che aveva puntato molto su Darwin Nunez al posto di Mane, scommessa finora persa. Il Liverpool dovrà rifondare, andranno via in tanti: si parla di Keita, Firmino, Chamberlain, Milner, Arthur (rientrerà alla Juve), uno tra Gomez e Matip e probabilmente anche Thiago Alcantara e Salah che pare sia sul mercato al prezzo di 70-80 milioni di euro. Klopp vorrebbe reinvestire su Bellingham, un paio di centrali e un grande esterno offensivo (si parla di Chiesa). Sempre che il tedesco decida di rimanere ancora a Liverpool e guidare la rifondazione. 

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Daniele Rocca