Un giovane abruzzese a lavoro a Gaziantep ha raccontato cosa è accaduto nei momenti tragici in cui la terra ha tremato in Turchia.
La voce che ancora trema, il racconto di quanto è accaduto durante la notte, poi la paura per una scossa che porta il bilancio del terremoto in Turchia e Siria a più di 4mila vittime.
In una telefonata con un giornalista de Il Messaggero, un giovane abruzzese a lavoro a Gazianterp ha raccontato quanto accaduto. “Dormivo – ha detto con la voce ancora rotta –, c’è stato un forte rumore e poi siamo scesi. Da quel momento si è avviato un inferno”. Davide Tini racconta al quotidiano quanto accaduto in Turchia e Siria mentre le proposte di aiuto alle nazioni colpite si moltiplicano e proseguono le ricerche dei dispersi. Nel frattempo sono proprio le testimonianze a raccontare una notte di terrore che ha sconvolto una nazione.
“Si è scatenato l’inferno dopo la scossa”
“Siamo nella hall dell’hotel, proprio dove dormivamo, e ogni volta che c’è una scossa usciamo fuori”. Il racconto di un giovane italiano da Gazianterp svela quanto accaduto nei momenti successivi al violento terremoto e ricostruisce quei tragici attimi. Ha parlato di un boato, poi dell’inferno, e dei timori ad ogni scossa che si ripete. “Appena avvertiamo qualcosa usciamo e ci raduniamo nelle zone in cui è possibile evitare pericoli. Intanto abbiamo sentito le autorità, hanno già garantito che appena possibile ci faranno tornare in Italia, ma ora la situazione è delicata, è quasi impossibile circolare per la città”.
Anche la pallavolista Lucia Bosetti ha raccontato quanto accaduto. Ha parlato di una scossa violentissima, della paura e della corsa in auto per raggiungere un grande parco in cui molte persone hanno atteso le prime luci dell’alba in sosta per 4 ore. Vincenzo Montella, ex calciatore e ora tecnico dell’Adana ha parlato di un risveglio da incubo ad Istanbul, dove era con la squadra per un incontro di campionato.
“L’albergo dove risiedo è stato evacuato perché è andato a fuoco – ha detto al Corriere della Sera – mi sento un sopravvissuto. Preghiamo, preghiamo tutti. Il club ha messo a disposizione delle loro famiglie degli alloggi ad Antalya, i giocatori sono ripartiti da qui con un volo speciale. Molti non hanno più neanche la casa”.