L’Atletico Madrid, dopo la vittoria della Liga di due anni fa, è finito in un tunnel dal quale fatica a uscire. La stagione degli uomini di Simeone fin qui è quasi fallimentare e il valore della rosa è crollato negli ultimi anni. Il futuro dell’argentino ora è in forte dubbio.
Come spiegare la crisi dell’Atletico Madrid? La stagione dei Colchoneros è fin qui sicuramente deludente. Eliminato dalla Champions League alla fase a gironi, in un raggruppamento non certo impossibile che comprendeva Porto, Club Bruges e Bayer Leverkusen, incapace anche di strappare il terzo posto che sarebbe valso l’Europa League.
La classifica in campionato non sorride, perché l’Atletico Madrid è quarto in classifica, lontano diciotto punti dalla vetta occupata dal Barcellona e dieci dai cugini del Real Madrid e proprio contro i Blancos è arrivata anche l’eliminazione dalla Coppa del Re. Alle spalle dell’Atletico poi risalgono minacciosi Rayo Vallecano, Betis e Villarreal e quindi anche la qualificazione alla prossima Champions non è al sicuro. Il futuro di Simeone è in discussione, i media spagnoli parlando di un possibile addio a fine stagione, con il Cholo che potrebbe decidere di prendersi un anno sabbatico o scegliere una nuova avventura in Premier League. Se Simeone dovesse andar via e lasciare la panchina dell’Atletico, si chiuderebbe un’era lunga dodici anni, iniziata nella stagione 2011-2012, quando l’argentino prese in corsa la guida della squadra dall’esonerato Manzano.
Sotto la gestione tecnica di Simeone l’Atletico è tornato a recitare un ruolo di primo piano nel calcio spagnolo ed europeo, vincendo due volte la Liga (2014 e 2021), una Supercoppa di Spagna (2014), una Coppa del Re (2013), due volte l’Europa League (2012 e 2018) e negli stessi anni anche due Supercoppe Europee. Ci sono anche le due finali di Champions League perse entrambe contro il Real Madrid. Ma dopo la vittoria della Liga di due stagioni fa, l’Atletico sembra aver perso alcune delle caratteristiche che lo contraddistinguevano. C’è chi sostiene che Simeone abbia fatto il suo tempo, non sia più in grado di trasmettere le sue idee a una squadra logorata dal suo metodo.
Certo è che molti giocatori – dati Transfermarkt – hanno perso molto valore rispetto al 2019. Il caso più eclatante è Griezmann che è passato da una quotazione di 130 all’attuale di 25 milioni, Koke da 70 a 18, Saul è passato da un valore di mercato fissato a 90 milioni, agli attuali 15 milioni di euro. Scende anche Oblak passato da 100 a 40 e Morata che oggi vale solo 25 milioni rispetto ai 50 di quattro anni fa. Oggi la rosa dell’Atletico vale 466 milioni, quasi 500 in meno rispetto al 2019. Forse la crisi si può spiegare anche così.