Intervistato dall’inviato di Le Iene, il tecnico boemo è tornato a parlare di una sua vecchia battaglia: quella contro il doping e la troppa farmacia presente negli spogliatoi
Le recenti e dolorose perdite di due giocatori tra i più amati dagli sportivi, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, hanno fatto tornare d’attualità le problematiche legate a un eccessivo uso di sostanze poco chiare nel mondo dello sport e del calcio in particolare. Di recente anche molti ex giocatori, in attività ai tempi dei compianti colleghi, hanno rilasciato dichiarazioni che fanno per lo meno pensare.
Nell’estate 1998, mentre era sulla panchina della Roma, Zeman rilasciò un’intervista a L’Espresso in cui lamentava l’abusivo ricorso a doping e farmaci nel mondo del calcio: le sue critiche investirono il campionato italiano, con particolare riferimento alla Juventus che reagì querelando il tecnico boemo.
Forse bisognava preoccuparsi prima
Zeman torna all’attacco come lo spirito del gioco di tutte le squadre allenate in carriera e lo fa tornando a parlare di doping nel calcio a 25 anni di distanza da quelle sue clamorose dichiarazioni sull’abuso di farmaci negli spogliatoi delle squadre, che misero comunque sottosopra il mondo del calcio italiano. “Secondo me non è cambiato niente, purtroppo“, ha detto il boemo ai microfoni della trasmissione Mediaset Le Iene e ha aggiunto: “Questi ragazzi che ci pensano ora ci potevano pensare 25 anni fa, chiedendo cosa stessero prendendo e perché. Oggi è tardi“, riferendosi a chi, in queste ultime settimane, soprattutto dopo le recenti scomparse di due grandi campioni come Vialli e Mihajlovic, ha provato a sollevare dei dubbi. Il boemo però non comprende il momento scelto per certe uscite pubbliche: “Mi sembra strano che certi calciatori si spaventino ora e non quando prendevano certe sostanze“.
Alcuni ex calciatori, infatti, in queste ultime settimane si sono lasciati andare a seri dubbi su quello che realmente veniva loro somministrato in quegli anni. “Bisognerebbe investigare un po’ sulle sostanze prese in quei periodi, capire se certi integratori, con il tempo, fanno bene oppure no. Ho paura anche io perché sta succedendo a troppi giocatori” si è chiesto l’ex nazionale Dino Baggio, “Prendevamo farmaci senza discutere. Io spero di essere fortunato”, ha provato a farsi coraggio il Campione del Mondo 1982 Marco Tardelli.
Il grido d’allarme era stato lanciato
Zeman aveva provato a lanciare il grido d’allarme cercando di mettere in guardia un mondo che aveva preso una china “troppo chimica” secondo la sua esperienza “Non posso escludere che i giocatori da me allenati abbiano preso farmaci a mia insaputa. Purtroppo non si riesce a controllare tutto“, ha spiegato l’ex tecnico, tuttavia, ha precisato che non ha mai chiesto che i suoi giocatori fossero dopati: “Quando parlavo ai medici, io non davo certe indicazioni. Io ho parlato con quei toni nel 1998 per provare a riparare il calcio stando all’interno di quel mondo”, prosegue Zeman , “e mi sarebbe piaciuto provare ad aggiustare qualcosa perché era ormai diventato un business e sempre meno un gioco. Mi diedero del terrorista, del pazzo. Mi dispiace che quel messaggio non sia stato recepito. Servì solo a far muovere appena le acque, ci furono inchieste, ma poi tutto finì in una bolla di sapone. La situazione non è migliorata e ora stiamo peggiorando“.