Terremoto Turchia e Siria, soccorritori in arrivo da ogni parte del mondo per aiutare la popolazione in questo momento drammatico. Tantissimi sono coloro che hanno voluto dare la propria mano
Le immagini che arrivano direttamente sia dalla Turchia che dalla Siria ci hanno completamente lasciato senza parole. Non solo: anche un senso di impotenza visto che davvero in molti non sanno come aiutare le popolazioni colpite da questo violento terremoto. Nel frattempo è nato un numero verde per poter donare pochi euro ai due Paesi per cercare di aiutarli a rialzarsi. Nel frattempo le notizie sul bilancio delle vittime è a dir poco drammatico. Un numero che sale sempre di più con il passare delle ore. Basti pensare che tra i due Paesi si è arrivati a quota 9.500 vittime.
Purtroppo, però, le terribili notizie non sono affatto finite qui visto che il numero è destinato ad aumentare sempre di più. Tantissimi sono i cittadini che si sono offerti volontari e che stanno cercando di dare una mano. Tanto da scavare a mani nude, spostare enormi sassi con la speranza di poter trovare ancora qualche persona viva rimasta sotto le macerie. Speranze che si spengono con il passare delle ore. Nel frattempo, però, un plauso va fatto soprattutto ai soccorritori che non conoscono assolutamente la parola “stop”. Non solo: non conoscono neanche la parola frontiera.
Ovunque accade una disgrazia loro sono pronti ad intervenire e lanciare un segnale come a dire: “Ci siamo anche noi a darvi una mano”. Tanto è vero che da ogni parte del mondo arrivano volontari e soccorritori che stanno continuando il loro lavoro di salvataggio. Prima i serbi, poi il turno dei kosowari, fino ad arrivare ai taiwanesi, i malesi, i giordani, gli israeliani. Nella serata di ieri anche due aerei cargo russi.
Anche il presidente dell’Ucraina. Volodymyr Zelensky, si è detto pronto ad aiutare l’Ucraina mandando una serie di volontari. Le principali zone colpite dal sisma sono: Gaziantep, Hayat, Adiyaman, Malatya. Un numero incredibile di volontari pronti a spostarsi da una parte all’altra. C’è anche un pizzico di Italia. Anzi, una importante cifra: si tratta di 3 medici, 8 infermieri e un contingente di 50 vigili del fuoco provenienti da Toscana e Lazio pronti a dare la propria mano alla popolazione turca.