I ministri dell’Economia Robert Habeck e Bruno Le Maire a Washington per discutere del programma americano di sussidi per le tecnologie verdi Ira
Il primo ministro tedesco Scholz e il presidente francese Macron si recheranno a Washington per rispondere all’offensiva Usa che mette a disposizione della propria produzione una legge anti-inflazione, la cosiddetta Ira, l’Inflation Reduction Act, una manovra da 370 miliardi di dollari in dieci anni di incentivi e sussidi alle imprese americane per sostenere la transizione delle tecnologie verdi e anche il cosiddetto “Made in Usa”.
Nel 2022 la Germania ha esportato merci negli Usa per 156 miliardi, risultando il primo partner commerciale per Berlino, più che in qualsiasi altro Paese nel mondo. E con le tensioni in atto nei confronti della Cina, a sua volta primo partner commerciale import-export per la Germania, il paese teutonico intende rafforzare ancora di più i rapporti commerciali con gli Stati Uniti prevenendo anche qualsiasi interpretazione sbagliata anche alla luce dei provvedi enti presi sulla politica commerciale americana.
Un vertici a tre per parlare di economia
E’ fissato per oggi l’inizio della due giorni di colloqui a Washington per la missione congiunta franco-tedesca guidata dal ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, e dal ministro dell’Economia, Robert Habeck. Lo scopo ufficiale della visita è chiedere “trasparenza” all’amministrazione di Joe Biden, impegnata con l’investimento da 370 miliardi di dollari dell’Ira, la legge per sostenere la transizione ecologica delle imprese Usa, ideata dal presidente americano in persona tesso in questo periodo di forti tensioni sul mercato economico e compensare così il calo degli investimenti conseguente ai rincari delle materie prime. Una misura che lo stesso ministro dell’Economia francese, ha fortemente stigmatizzato sostenendo che “offre vantaggi competitivi che, insieme ai prezzi dell’energia molto bassi negli Usa, rappresentano un rischio per le industrie europee”. Da qui l’idea della missione a due insieme all’omologo tedesco per chiedere maggiori dettagli su una misura varata sostanzialmente per salvaguardare l’economia americana. L’iniziativa anglo-francese è stata presentata come una missione ì livello europeo, due ministri importanti, di due Stati importanti che rappresentano i primi due Pil europei, che dovrebbero avere, almeno nelle intenzioni, maggiore forza contrattuale davanti ai rappresentanti del governo degli Stati Uniti.
Comunque l’Europa non resterà a guardare
Ma l’Europa nel Frattempo non resterà a guardare e ha già pronto il piano anticrisi energetica messo a punto come controproposta europea all’iniziativa americana. Il piano consiste nella creazione di un fondo sovrano europeo, per il quale, secondo Bruxelles, sarebbero disponibili 250 miliardi del piano anticrisi energetica Chiamato Repower UE più altri 100 miliardi dal fondo di coesione. La battaglia sarà campale sui cosiddetti aiuti di stato e Le Maire e Habeck chiederanno quindi al governo Usa, un meccanismo che imponga di rendicontare l’ammontare dei sussidi e dei crediti d’imposta che saranno concessi sul suolo americano. Così da permettere ai governi Ue di rispondere in modo speculare. Berlino inoltre, come ha già fatto trapelare Habeck, intende assicurarsi che l’Ira non sia uno scudo di protezionismo ma che possa diventare un’opportunità per liberalizzare gli scambi tra Usa ed Europa, affinché Washington non penalizzi troppo i partners europei