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Politica

LIbero, problema segretario del Pd finito, i Dem ne trovano tanti a disposizione

Published by
Daniele Magliocchetti

In questi giorni di Festibval non fanno che accavallarsi personaggi dello spettacolo per attaccare o difendere le idee progressiste

Era quasi prevedibile. Scontato. L’ultimo canto del cigno, si direbbe. Ma che Sanremo diventasse, a parte le canzoni e lo spettacolo per eccellenza, anche la kermesse di personaggi che inneggiassero alle idee progressiste e sul fatto che, tutto sommato, la sinistra non è così cattiva come appare, era da mettere in preventivo. D’altronde che Roberto Benigni andasse sul palco e parlasse della Costituzione (come ha sempre fatto e bene in altre circostanze) in un modo velatamente accusatorio nei confronti di chi c’è ora al Governo era normale. Quasi quasi è inutile che a breve si facciano le elezioni per eleggere il nuovo segretario del Pd, nel mondo dello spettacolo, e in questi giorni a Sanremo, è pieno di candidati e papabili.

L’attore Roberto Benigni (Ansa Notizie.com)

Sul palco dell’Ariston si sono avvicendati diversi personaggi. Ha cominciato Benigni che, rispetto al normale e al passato, si è decisamente frenato, forse perché davanti aveva il presidente Mattarella che non vuole assolutamente si facciano polemiche. E così è andato il filone della Costituzione antifascista, nata soprattutto dopo quel periodo buio, cosa tra l’altro sottolineata più volte anche dal Presidente Meloni, ma questo non lo ricorda mai nessuno. E fa comodo perché sventolare lo spauracchio delle camice nere o dei balilla che stanno per tornare è l’unico argomento che, in questo momento, riesce meglio all’attuale sinistra.

Il filone è sempre lo stesso: paura di un ritorno al fascismo: patetico

Il noto cantante e compagno di Chiara Ferragni, Fedez sul palco dell’Ariston (Ansa Notizie.com)

Dopo Benigni e la Costituzione, che tutti amano, onorano e studiano sin da quando si va a scuola, sul palco più famoso d’Italia (almeno per una settimana), ci sono stati anche Fedez, la Egonu e tanti altri. Il primo, nonché compagno della co-conduttrice Chiara Ferragni, ha avuto la splendida e originale idea di mostrare la foto del vice-ministro Bignami vestito da nazista, come se non l’avesse mai fatta vedere nessuno. Cosa anche questa criticata a suo tempo dalla stessa Meloni, ma non quando era presidente del Conisglio, ma molto anni fa. Già perché quella foto oscena era datata, certo poco importa la giustificazione che ha sempre dato il deputato riguardo a quel vestito, a Carnevale o a qualsiasi festa si può sempre  scegliere un vestito diverso.

Infine la Egonu che attacca tutto e tutti. Lei splendida giocatrice, ma se l’Italia è un paese razzista totale, come ha fatto capire lei stessa, magari in Turchia, dove ora la campionessa gioca e vive, non è che sia da meno anzi riguardo a leggi e situazioni discriminatorie, non è certo all’avanguardia. Nel nostro paese ci sono tante situazioni che si devono migliorare, anche sul razzismo, ma non certo da adesso, da tanto tempo, anche quando c’era la sinistra al Governo.

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Daniele Magliocchetti