Il concerto durante l’intervallo del Super Bowl è l’evento musicale più seguito al mondo, ecco perché tutti gli artisti vorrebbero partecipare
Il Super Bowl è l’evento più totalizzante del made in Usa. Consumistico e patinato fino all’eccesso, è l’esemplificazione più chiara e netta del potere della televisione. E’ quello che determina i tempi e i modi, scegliendo orari e protagonisti, fagocitando quello che dovrebbe essere il vero protagonista della serata: lo sport e il titolo dei titoli da assegnare. E lo spettacolo musicale all’intervallo è la rappresentazione della perfezione di questo incastro.
La finalissima della NFL si giocherà la notte tra il 12 e il 13 febbraio a Glendale in Arizona e metterà di fronte i vincitori della NFC, i Philadelphia Eagles dall’attacco straordinario e dalla difesa ermetica, contro i vincitori della AFC i Kansas City Chiefs tornati a giocarsi l’anello per la terza volta negli ultimi quattro anni, guidati come sempre da Pat Mahomes.
Uno spettacolo nello spettacolo
Se pensiamo a un grande evento sportivo che deve essere la degna conclusione di un’annata e deve avere una rilevanza mondiale, allora parliamo del Super Bowl. La finale della NFL è l’evento mediatico per eccellenza, dove il risultato sportivo arriva quasi a passare in secondo piano su tutto il resto della programmazione di una giornata studiata nei minimi dettagli, mesi e mesi prima. Tra i marchi di fabbrica più conosciuti del Super Bowl c’è l’halftime show, lo spettacolo musicale di dodici minuti che si tiene nell’intervallo tra la prima e la seconda frazione di gioco. L’halftime show offre ogni anno a uno o più fortunati artisti l’occasione di effettuare il concerto più visto della loro carriera. Parliamo di più di 100 milioni di telespettatori ogni volta, numeri pazzeschi che farebbero felice qualsiasi grande star mondiale della musica. Il più grande concerto dell’anno è un evento atteso in maniera spasmodica dagli appassionati di sport e musica di tutto il mondo. Per gli artisti è come vincere alla lotteria, l’occasione di mettere in scena un concerto planetario senza eguali che porta enormi benefici in termini di popolarità ed economici.
Agli inizi toccava alle bande marcianti
La prima edizione del Super Bowl si è disputata nel 1967 e ad allietare gli spettatori durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo toccava alle Marching bands, le bande musicali delle migliori università del Paese che riproducevano alcuni classici della cultura musicale statunitense. Ancora oggi, per chi ha la fortuna di vederle, restano uno spettacolo straordinario di bravura e coordinamento di movimenti. Ma fu negli anni 90 che l’intervallo della partita più attesa dell’anno cominciò ad assumere la forma di un evento a se. A Tampa nel 1991 l’esibizione dei New Kids on the Block cambiò per sempre la percezione dell’halftime show nel grande pubblico. Da lì vennero spalancate le porte dello spettacolo ai cantanti pop. Concerti sempre più ambiziosi e finanziati completamente da uno sponsor in cambio di una menzione. Con l’halftime show del 1993 di Michael Jackson a Pasadena lo spettacolo ingranò la marcia attuale e sul palco, anno dopo anno, hanno cominciato a esibirsi stelle mondiali, tutte rigorosamente senza prendere un dollaro per la loro performance.
I mostri del rock
Con gli U2 nel 2002, i Rolling Stones nel 2006, Prince nel 2007, Bruce Springsteen nel 2009 e Madonna nel 2012, si sono toccate vette leggendarie per esibizioni rimaste negli occhi e nel cuore di tutti i fortunati che hanno avuto modo di assistere. Oggi l’Halftime Show è una macchina macina soldi e spettacolo perfettamente oliata, dove l’evento partita si amplia per lasciare lo spazio necessario di imbastire le scenografie per lo spettacolo rigorosamente in diretta e, in 15 minuti al massimo, tutto si deve consumare con una puntualità e perfezione strabiliante, dove la capacità dell’artista di turno nel far sognare e coinvolgere il telespettatore si fonde con la maestria assoluta dei tecnici capace di montare e smontare il palco direttamente sul campo da gioco. Negli ultimi anni Kate Perry, Lanny Kravitz, Lady Gaga, i Coldplay, i Red Hot Chily Peppers, Jennifer Lopez con Shakira, Bruno Mars, The Weekend, Justin Timberlake e Beyonce, praticamente tutti più grandi della musica si sono esibiti nell’intervallo del Super Bowl. Quest’anno tocca a Rihanna esibirsi davanti alla sconfinata platea, e possiamo essere certi che la magia dell’Halftime show si rinnoverà anche questa volta.