L’azienda annuncia novità sui palinsesti ma anche un boom di licenziamenti: la ristrutturazione costerà il posto di lavoro a molte persone.
Anche Disney fa i conti con una crisi globale che ha colpito tutti i settori. L’azienda ha definito questo passaggio “una ristrutturazione aziendale”, che però andrà a colpire i lavoratori in maniera molto pesante.
L’obiettivo dichiarato è uno sforzo per ottenere un imponente taglio dei costi, da circa 5 miliardi e mezzo di dollari, che passerà quindi non solo da una revisione delle attività a livello globale, ma anche in un taglio netto del personale, che ora attende le decisioni ma conosce già cifre e dettagli.
L’obiettivo di Disney è la riduzione del 3,6% della forza lavoro globale, che per una società di media presente in tutto il mondo rappresenta un numero percentuale molto alto. C’è anche di più nella ristrutturazione, che mira a snellire le operazioni, con l’obiettivo di rendere tutte le attività più efficienti con costi minori e maggiore produttività. I tagli maggiori però riguarderanno il personale, e il numero di lavoratori licenziato è altissimo.
Disney annuncia i licenziamenti
Anche Disney è sotto pressione. La grande multinazionale statunitense, fondata nel 1923, vive un momento di profonda trasformazione, ma ha già in mano una revisione a livello globale delle attività per evitare problemi. L’obiettivo è riorganizzare assetti, palinsesti e programmi, e per questo Disney si riorganizzerà in 3 segmenti. Uno si occuperà dell’intrattenimento, quindi una unità specifica incentrata su film, televisione e streaming, che in questa fase vive una fase di grande sviluppo. Ci sarà poi una unità ESPN totalmente incentrata sullo sport, e infine il ramo dei parchi e dei prodotti, con punti in tutto il mondo.
La sensazione è che la riorganizzazione non sia mirata a porre un freno alle attività, ma più che altro a rivedere il modo di operare, per snellire la grande macchina organizzativa e abbassare tutti i costi. Per questo motivo è stata annunciata una lunga lista di licenziamenti, che a conti fatti riguarderà circa 7mila lavoratori dell’azienda. L’obiettivo è risparmiare 5,5 miliardi di dollari, e i tagli riguarderanno quindi il 3,6% della forza lavoro globale di Disney. Tante novità quindi, ma anche un obiettivo chiaro che si trasformerà in un passaggio che l’azienda ha già calcolato. Dopo l’annuncio dell’amministratore delegato Bob Iger, su una trasformazione necessaria per la “crescita e una redditività sostenute nelle nostre attività di streaming, con sfide redditizie per gli azionisti”, il titolo vola. Il paino piace a Wall Street, e i titoli salgono al +9%.