Traino, il nome del tecnico, abusava dei suoi giovanissimi giocatori, ma era già stato condannato nel 2018. Il presidente Petrucci: “Fatto gravissimo”
Una storia che fa accapponare la pelle. E allo stesso tempo arrabbiare, e neanche poco. Perché c’era chi sapeva e non ha detto o fatto nulla. Parliamo di un allenatore di basket di giovani ragazzi, adolescenti. Di bambini che vanno al campo e devono pensare solo a giocare a pallacanestro e a divertirsi, e non pensare a nient’altro. Invece molto di loro tornavano a casa dopo gli allenamenti distrutti, disintegrati nell’orgoglio e feriti nel cuore. Devastati. Già perché quell’allenatore che doveva difenderli più di tutti, esserne responsabile al posto dei genitori in quell’ora, ora e mezzo di allenamenti, si approfittava della sua posizione di adulto per fare la cosa più ignobile e indegna che si possa fare a un bambino, approfittare della sua fiducia, prevaricarlo e violentarlo psicologicamente e fisicamente. Una vergogna di livello assoluto.
Si doveva vigilare e controllare molto meglio rispetto a quello che è stato fatto. Si doveva verificare se quell’allenatore avesse i requisiti giusti, ma non soltanto tecnici, per poter insegnare e soprattutto poter stare a contatto con dei minori. Con i dei bambini indifesi che di quell’adulto si fidavano ciecamente. La responsabilità è personale e dell’allenatore, non ci sono dubbi, ma in casi di questo genere, forse, la responsabilità maggiore è della società Stella Azzurra, ovvero dei dirigenti, ci dispiace ma di tutti i dirigenti, che l’hanno messo lì, in quel posto a contatto con dei ragazzi che non chiedevano altro che giocare a basket e di pensare solo a quello, invece per poter recuperare un po’ di serenità chissà quanti anni passeranno. E chissà mai se basterà.
la sorpresa maggiore è che a finire in mezzo a questo ciclone è la Stella Azzurra di basket, storica società della capitale. Club che ha fatto crescere tantissimi campioni, ma questo non può giustificare un errore così grande e grave. Troppo grave perché quando di mezzo ci sono dei bambini non ci sono scuse, non ci sono alibi. Tolleranza zero in tutto e per tutto, a maggiore ragione quando sono gli adulti a tradire. Una storia raccapricciante. Ad aprire l’inchiesta la Federazione italiana pallacanestro nei confronti della società di basket capitolina “Stella Azzurra” e come ha agito nei confronti del dell’allenatore Paolo Traino, 55enne, arrestato con l’accusa di molestie sessuali compiute almeno su un ragazzino di 13 anni nel 2020 mentre allenava la squadra giovanile della società.
Il signor Traino è stato arrestato dagli agenti di polizia della IV sezione della Squadra Mobile di Roma. Non ha opposto resistenza e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il fatto grave è che questa persona era già stata condannata nel 2018 dal gup di Perugia a due anni per molestie e abusi su minori. Non solo. Al condannato era stato anche imposto di non svolgere alcuna attività con dei minori. Ma non era stato detto a voce dal giudice, bensì con una sentenza scritta. E che fa la Stella Azzurra? Lo assume per poter allenare i giovani della società. Davvero complimenti. La Fip tramite il presidente Gianni Petrucci chiede chiarezza e celerità: “È una situazione gravissima”