Il ministro Roccella a ‘La Stampa’: “Fedez sull’aborto ha mentito. Ferragni? Il suo monologo mi è piaciuto. Molto meglio del marito”.
La risposta del ministro Roccella a Fedez è arrivata attraverso un’intervista a La Stampa. La titolare del dicastero della Famiglia ha replicato alle accuse arrivate dal cantante durante la seconda serata del Festival di Sanremo.
“Non ho assolutamente visto l’esibizione di Fedez – ha ammesso il ministro – ma vorrei ricordargli che anche la Rai è a spese dei contribuenti. Comunque il suo passaggio sull’aborto è inesatto. Per capire il senso del mio pensiero basta ascoltare la frase intera: il purtroppo era riferito alla sofferenza delle donne che decidono di abortire per evitare una maternità non voluta. Spero che nessuno ritenga che una donna faccia questa scelta a cuor leggero”.
Se la vicenda Fedez non è piaciuta, discorso diverso per quanto riguarda Chiara Ferragni. “Non mi pento di averla difesa dalle accuse arrivate prima del Festival – ha sottolineato il ministro – in molti si allineano al mainstream sponsorizzando a costo zero l’ultimo tema di attualità, postando un video o indossando un fiocchetto. La sua scelta l’ho trovata seria e apprezzabile“.
“Inoltre la difendo anche dalle accuse che sono arrivate subito dopo il monologo – ha aggiunto Eugenia Roccella – lei è partita dalla sua esperienza e già questo mi è piaciuto. Poi ha sottolineato una realtà che esiste ancora tra le donne: il sentirsi inadeguate e non all’altezza del proprio compito. Una sensazione che tra i machi non c’è. Meglio di suo marito? Sì“.
Il ministro Roccella si è soffermato anche sulla possibilità di un femminismo di destra: “Per prima cosa voglio dire che non è di destra o di sinistra, ma nasce dalla consapevolezza che per le donne non c’è una appartenenza politica scontata. Però ritengo molto significativo che sia stata proprio la destra ad esprimere la prima leader donna. Mi sembra che la sinistra abbia perso negli ultimi anni la sintonia che aveva con il movimento delle donne. Anche tutta questa insistenza sull’aborto ne è la dimostrazione. Come governo non abbiamo mai messo in discussione la legge 194, ma si continua a battere con forza su questo tema come se non ci fossero altri rischi per le donne“.