Attraverso una storia Instagram la procuratrice fa sapere che sposa in pieno il messaggio lanciato dall’influencer
E’ appena iniziata la 73esima edizione del Festival di Sanremo, evento che tiene incollati milioni di telespettatori. Già nel corso della prima serata i commenti del pubblico sono stati numerosi, soprattutto sui social: al solito non sono mancati apprezzamenti e polemiche, in base chiaramente ai gusti personali e all’affetto che si prova verso determinati artisti. Uno dei temi più ‘twittati’ riguarda la presenza di Chiara Ferragni che ha fatto il suo esordio all’Ariston , tenendo anche un discorso che ha diviso il pubblico.
L’influencer è stata al fianco di Amdeus e Gianni Morandi durante la prima serata della kermesse e tornerà sul palco dell’Ariston sabato per la finale. Nonostante la grande emozione, Chiara è riuscita a gestire al meglio questa sua nuova avventura, mostrando outfit studiati nel dettaglio che si sono rivelati tutt’altro che banali. A colpire, oltre al vestiario, è stato anche il suo monologo; la Ferragni infatti per qualche minuto si è letteralmente presa la scena.
Ad approvare i temi toccati dalla Ferragni è stata anche Wanda Nara che, con una storia Instagram, ha mostrato la sua vicinanza alla posizione presa dall’influencer. La moglie di Mauro Icardi ha postato una foto che riporta un passaggio del monologo, evidenziando una parte precisa del discorso: “Quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché stanno lontane dai figli? Sempre. E quante volte accade con gli uomini? Mai“.
Segno evidente quindi che la procuratrice sposa la tesi della moglie di Fedez, visto che anche lei è presa da mille impegni professionali, da far conciliare con la vita da mamma. Chiara Ferragni sul palco ha interpretato una lettera destinata alla bambina che è stata e che ancora vive in lei: “Da donna dovrai affrontare tante battaglie, lavorare il doppio di un uomo – recita una parte del discorso -. Se nascondi il tuo corpo sei una suora, se lo mostri sei una tr**a. Essere donne non è un limite, gridatelo a tutte […]. Ho sentito di non essere abbastanza. Quando ci penso, vorrei poterti abbracciare forte, vorrei dirti che sei abbastanza tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza bella, intelligente e anche questo è uno di quei momenti‘.