L’incredibile testimonianza del direttore acquisti del Gruppo Gros, consorzio che riunisce 12 diversi supermercati. L’imprenditore Giovanni Scifoni ha lamentato la mancanza di voglia di lavorare delle nuove generazioni, che preferiscono preservare il tempo libero nel fine settimana rispetto all’avere un’occupazione
Spesso e volentieri si dice che in Italia non ci siano possibilità di lavoro per i giovani, ma forse la realtà non è proprio così. A volte le opportunità ci sono, eppure queste non vengono colte. Quando si fanno questo genere di ragionamenti, in fondo, è sempre meglio non generalizzare, perché il rischio è quello di trovarsi poi di fronte a testimonianze come quelle di Giovanni Scifoni, direttore acquisti del Gruppo Gros.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di un consorzio che riunisce 12 insegne di supermercati della Capitale (e che a Roma copre una fetta di mercato del 37%), all’interno dei quali sta diventando molto complicato trovare forza lavoro tra le nuove generazioni: “Abbiamo difficoltà – ha detto nel corso di un’intervista rilasciata a Il Messaggero – a reperire personale specializzato, che si occupa della vendita del pesce, della gastronomia, della macelleria. C’è un tasso di turnover incredibile perché i dipendenti poi migrano da una società all’altra. Si tratta di un fenomeno molto forte soprattutto durante i periodi più caldi, come dicembre, quando iniziano questi veri e propri esodi“.
Allarme giovani, non hanno più voglia di lavorare
Ecco perché si sta prendendo sempre più e in modo graduale la strada della merce pre-confezionata, andando a rimuovere così quel rapporto umano al banco che ha sempre contraddistinto la tradizionale spesa al supermercato: “La grande distribuzione organizzata sta puntando molto sul confezionato anche per alleggerire la parte del servito per la quale è molto difficile reperire personale. A dir il vero questo è un fenomeno più presente al Nord che al Centro-Sud Italia, dove le famiglie preferiscono invece un contatto con l’addetto al banco“.
L’allarme più grande del direttore acquisti del Gruppo Gros, però, riguarda proprio la scarsa volontà di lavorare da parte dei giovani: “Diventa sempre più difficile individuare personale tra i giovani. Lavorare al supermercato vuol dire avere turni sette giorni su sette, ma le nuove generazioni puntano invece ad avere il fine settimana libero“.