Il vice-presidente del Senato non vede di buon occhio il comportamento che la Francia sta adottando con l’Italia: “C’ un accordo, lo rispetti”
E’ una giornata di sole, freddo e di festa. Bisogna celebrare e onorare il golf, uno sport alla portata di tutti, nonostante si dica il contrario. Uno sport e un evento la Ryder Cup che darà lustro e porterà tanti soldi in Italia. Il vice-presidente del Senato Maurizio Gasparri è uno degli ospiti insieme a Tajani e Abodi. A tenere banco però è il momento non facile che stanno vivendo i due paesi confinanti come Italia e Francia, ma tra le due nazioni non sembra esserci la stessa sintonia. “Un po’ di tensione? Beh io credo che loro si debbano ricredere un po’ e non dimenticarsi i trattati che ha firmato lo stesso Macron”, dice a Notizie.com il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Gasparri non ci va molto per il sottile e avvisa i francesi che non bisogna tirarla troppo per le lunghe: “La cosa che non si capisce è il motivo di aver firmato determinati trattati. Io so che davanti a Matterella lui c’era, ha firmato il nostro presidente, ha firmato ed è stato firmato da altri esponenti del Governo dell’epoca e ci sono degli impegni da rispettare in modo reciproco. Io non c’ero e non l’ho firmato, ma lo condividevo e bisogna fare altrettanto e ricordarsi bene, non certo comportarsi in questo modo. Quindi prima di fare o di dire alcune cose, il signor Macron ricordi bene quello che ha firmato, forse non se lo ricorda o forse non legge bene quello che firma…“
Per quanto riguarda il golf e la Ryder Cup, Maurizio Gasparri non ha dubbi: “Un evento che avrà una grande ricaduta su Roma, ho visto che nel quadro di valorizzazione c’è una possibilità incredibile partendo proprio da questo evento, ci sarà il Giubileo, speriamo di prendere anche l’Expo. Sbagliato dire che il golf sia uno sport d’elite, in realtà non è così, si trascina un indotto che a volte sfugge, ma è uno sport frequentato da ragazzi e da persone più grandi. Un movimento importante, immenso”
Infine sulla risposta di Sanremo alla Giornata del Ricordo, con Gasparri che era stato tra i primi a chiedere che fosse fatto qualcosa: “Io sapevo da lunedì che la Rai avrebbe fatto qualcosa, sapevo che ci sarebbe stato questo spazio e li elogio per questo, anche perché era doveroso. Alcuni si sono esposti ma si sapeva, bastava chiedere alla Rai. Non bisogna dimenticare il contesto che è sempre un contesto di musica, anche perché le cerimonie ufficiali si sono svolte nelle Istituzioni, alcuni si agitavano ma non ce ne era bisogno”.