ChatGpt, il noto sistema di intelligenza artificiale è riuscito, seppur con il minimo ha superare l’esame per diventare medico.
L’intelligenza artificiale continua a fare dei passi da gigante e dopo le tante novità degli ultimi periodi, arriva una notizia che ha davvero dell’incredibile e che nessuno si sarebbe mai aspettato di potere leggere: la ChatGpt ha superato l’esame per diventare medico.
E’ questa la notizia che è stata resa nota da uno studio pubblicato dalla rivista Plos Digital Health, portato avanti da un gruppo di scienziati di AnsibleHealth, un provider di servizi tecnologici che integra personale, sensoristica e infrastrutture per fornire assistenza e cura ai pazienti con malattie respiratorie croniche.
Il sistema di intelligenza artificiale specializzato nella conversazione con un utente umano è stato in grado di ottenere un punteggio vicino alla soglia del minimo che è bastato per ottenere proprio la licenza medica negli Stati Uniti. Ma approfondiamo il discorso.
E’ andata proprio cosi, il team guidato da Tiffany Kung e Victor Tseng, dopo una attenta ricerca ha valutato con attenzione le procedure del sistema attraverso l’USMLE, ed ha scoperto che l’intelligenza artificiale in questione è riuscita a conseguire con il minimo la licenza medica.
“Questo test misura una serie di conoscenze che abbracciano la maggior parte delle discipline mediche, dalla biochimica alla bioetica fino al ragionamento diagnostico. A differenza della maggior parte delle chatbot note, aggiungono gli autori, ChatGPT non utilizza la rete internet, ma produce un testo attraverso le relazioni tra i termini elaborate sulla base di processi interni” sono queste le parole degli esperti.
Ma non è tutto, il test superato in questione ha considerato 350 domande giuste su 376 proprio della stessa versione del test che a Giugno scorso era stato dato agli aspiranti medici statunitensi: “Raggiungere il punteggio minimo per superare l’esame USMLE è notoriamente complicato. ChatGPT si è dimostrato in grado di ottenere un buon risultato senza rinforzo umano. Questo segna una pietra miliare importante nella maturazione clinica dell’intelligenza artificiale” ha poi concluso Kung e ancora: “I nostri risultati restituiscono una prima idea di cosa il software puo’ fare. Il potenziale di applicazione del sistema spazia dall’educazione medica fino alla pratica clinica. ChatGPT è gia’ utilizzato per rendere i rapporti medici e tecnici piu’ comprensibili per i pazienti. Nel nostro studio abbiamo interagito con il sistema in modo molto approfondito, chiedendogli di sintetizzare o semplificare determinati passaggi. ChatGPT ha contribuito in modo sostanziale alla stesura dell’articolo scientifico”.