La Rai nella bufera anche dopo l’ultima serata del Festival di Sanremo. E il premier Meloni sembra essere pronto ad una decisione sicuramente molto dura.
E’ terminato il Festival di Sanremo ed ora è il momento delle riflessioni a Roma. La kermesse canora ha provocato sicuramente diverse polemiche sin dall’inizio e, come riportato dal Corriere della Sera, a Palazzo Chigi si sta valutando con attenzione se accelerare o no con il cambio dei vertici di viale Mazzini.
Il premier Meloni in un primo momento pensava di poter ragionare sul futuro dell’ad Fuortes con maggiore tranquillità, ma, dopo quanto successo in queste serate, la situazione è assolutamente cambiata. La prudenza si è trasformata in una necessità di trovare una soluzione immediata e già nei prossimi giorni ci potrebbero essere delle novità importanti.
L’obiettivo è quello di voltare pagina senza traumi e per questo motivo sono in corso tutte le riflessioni del caso per cercare di mettere in campo la soluzione ideale. Le ipotesi sono diverse, ma due le principali.
Sono due le soluzioni principali sul tavolo di Palazzo Chigi. La prima è quella di cambiare direttamente Fuortes. Un’ipotesi che potrebbe creare non poche polemiche considerando che la sinistra in queste ultime ore si è scagliata in modo molto duro contro la destra. Quindi il premier starebbe valutando anche un’altra possibilità meno traumatica e che consentirebbe di valutare con calma il destino dei vertici Rai.
Al vaglio di Palazzo Chigi c’è anche l’ipotesi di mettere Gianpiero Rossi come direttore generale e togliere poteri all’amministratore delegato. Si tratta questo di un passaggio per dare un messaggio sicuramente molto chiaro ai vertici di viale Mazzini: serve un cambio di passo per non avere altri episodi simili.
Quanto successo a Sanremo in questi giorni, come detto in precedenza, non è assolutamente piaciuto a Roma e non possiamo escludere delle novità per la prossima edizione. La presenza di Amadeus non sembra essere a rischio, ma il cambio dei vertici potrebbe portare sicuramente a delle modifiche rispetto al 2023. Sicuramente il tempo c’è e nelle prossime settimane avremo degli aggiornamenti su questa vicenda.