Festival di Sanremo, Zlatan Ibrahimovic “promuove” il conduttore della kermesse Amadeus. Lo fa con una ‘storia’ pubblicata su Instagram che sta facendo molto discutere [FOTO]
In questo periodo si sta molto sentendo parlare di due argomenti: il Festival di Sanremo e Zlatan Ibrahimovic. Il primo è terminato proprio nelle ultime ore con la vittoria (la seconda in questa sua esperienza) da parte di Marco Mengoni. Mentre il calciatore svedese è ritornato a disposizione per il Milan dopo un lungo periodo in cui è rimasto fermo per infortunio. Nella serata di venerdì si trovava in panchina a sostenere i suoi compagni di squadra. Poco importa se non ha messo piede in campo, il fatto che sia tornato nell’ambiente rossonero un motivatore come è quel segnale che in molti stavano aspettando (sponda Milan).
Nelle ultime ore, però, i due argomenti si sono uniti. A dire il vero non si tratta affatto della prima volta. Nel febbraio del 2021 il calciatore è stato scelto da Amadeus come co-conduttore di quella edizione. La sua presenza scatenò non poche polemiche in quel periodo, ma alla fine andò bene la sua performance da “presentatore”. Indimenticabili le gag con il conduttore di casa, preso in giro proprio dallo svedese con l’ironia che lo contraddistingue. Direttamente dal suo account ufficiale di Instagram è arrivata una ‘storia‘ che non poteva affatto passare inosservata.
“Anche senza di me non sei andato male. Numero uno“. Con tanto di tag del conduttore nativo di Ravenna. Anche in questo modo il calciatore ha voluto “battezzare” il presentatore (alla sua quarta edizione) del Festival di Sanremo. Inevitabile non pensare ad alcuni momenti dello svedese nell’edizione di due anni fa. Ricordiamo che un incidente in autostrada aveva bloccato l’atleta. Tanto è vero che è apparso sul palco dell’Ariston solamente alle ore 23.
Ovviamente vi starete chiedendo come sia potuto arrivare a Sanremo, giusto? Grazie ad un passaggio in moto da parte di uno sconosciuto. Lo stesso che è stato fermato da Ibrahimovic che era sceso dall’auto. Indimenticabile la sua battuta: “Meno male che era milanista altrimenti non sarei qui“. Come la battuta su Achille Lauro: “Amadeus in porta, Fiorello fantasista e in difesa metterei il cantante, gli avversari hanno paura di lui. Mi è simpatico, volevo scambiare la maglia con lui ma non si può, è sempre nudo“.