Festival di Sanremo, buona parte del pubblico da casa punta il dito contro la co-conduttrice Chiara Ferragni. Il motivo? A quanto pare il suo outfit giudicato “monotono”. Tantissimi i commenti che sono giunti in rete e che hanno scatenato non poche polemiche 
Nelle ultime ore (poco prima delle 3 di notte) si è ufficialmente conclusa la 73ma edizione del Festival di Sanremo. Anche in questa non sono affatto mancate le polemiche. Anzi, mai come ieri sera. Inevitabile non parlare di alcuni episodi che hanno suscitato molti contrasti sui social. Il primo non può che essere il bacio “passionale” tra Fedez e Rosa Chemical sul palco dell’Ariston. Con tanto di sfuriata da parte della donna inquadrata in foto, ovvero Chiara Ferragni. Per lei si è trattato di un ritorno. Dopo l’esordio di martedì 8 febbraio. l’imprenditrice digitale non è mancata alla grande finale.
Di lei si è parlato. Ed anche molto sui social network. In particolar modo dei suoi outfit. Quasi uno diverso ogni ora che passava. Ovviamente non è affatto l’unica visto che anche lo stesso Amadeus cambia giacca in continuazione. Questo non è affatto un mistero. Per buona parte del pubblico, che ha visto il Festival da casa, tutto questo è troppo. Tanto da puntare il dito contro l’influencer. I suoi look, per alcuni, hanno davvero “stufato”. I suoi vestiti “manifesto” vengono giudicati tutti uguali. Tanto è vero che il popolo del web non ha mancato occasione di criticarla. Ancora una volta.
Sanremo 2023, i vestiti “manifesto” della Ferragni stufano il mondo del web
Tra i tantissimi commenti spunta quello di una utente: “Madonna Chiara Ferragni ‘sta retorica del corpo sui vestiti“. L’abito in azzurro e oro porta la firma di Schiapparelli: un’armatura oro scolpita sui seni della Ferragni, completata dalla fluidità del satin nei colori. In molti l’hanno associata ai colori della bandiera ucraina. L’ironia del web non si è fatta attendere: “Ah l’uomo di latta versione deluxe“.
“Non so se esibizionismo o cosa altro, dico solo che il gioco è bello quando dura poco“. Invece quando ha messo in mostra la collana che riproduceva l’utero femminile (simbolo diritti riproduttivi) non sono mancate le polemiche: “L’abito dei diritti umani. Gli stessi diritti negati alle donne e bambine sfruttate nel mondo dell’industria tessile. La sua è tra le industrie più inquinanti al mondo“. Ed infine: “Ma Chiara Ferragni riesce a metterselo un vestito che non rappresenti lei nuda?“.
