Terremoto Turchia e Siria, miracolo dalle macerie: i soccorritori sono riusciti a salvare un piccolo di solamente 7 mesi. Lo stesso che era rimasto intrappolato per quasi 140 ore, senza alcuna possibilità di cibarsi né di altro
Le notizie che continuano ad arrivare dai due Paesi colpiti come la Turchia e la Siria non sono affatto delle migliori. In particolar modo quelli che riguardano gli ultimi aggiornamenti sul numero delle vittime. Il bilancio si fa sempre di più spaventoso. A quanto pare il numero di morti è arrivato a quota 28mila. Pare che la cifra sia destinata ad aumentare nelle prossime ore. Nel frattempo, però, arriva un messaggio di speranza da uno dei paesi colpiti. Ci troviamo nel distretto di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay, dove un piccolo di sette mesi è stato recuperato vivo dalle macerie.
I soccorritori non si sono mai fermati dalla giornata di lunedì, ovvero da quando è avvenuto il disastro. Per quasi 140 ore il piccolo è rimasto intrappolato sotto le macerie. I volontari si erano accorti delle sue urla ed hanno scavato fino in fondo quando lo hanno trovato. Fortunatamente ancora vivo. Questo è quello che fa sapere direttamente l’agenzia di stampa statale del Paese ‘Anadolu‘. Il piccolo, una volta che ha visto la luce, è stato accolto dagli applausi dei presenti. Subito portato in ospedale. Le sue condizioni non sono critiche, ma ha bisogno di essere nutrito dopo che è stato a lungo senza possibilità di cibarsi né altro.
Arrivano altre notizie di speranza dalla Turchia. Nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina (anche se non è stata resa nota la sua età) è stata estratta viva dalle macerie. Era rimasta sotto le macerie per quasi 146 ore. Nel frattempo, sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato tratto in salvo da squadre di soccorso turche e rumene dopo 149 ore.
I media locali, però, fanno sapere che i soccorritori continuano a scavare con la speranza di poter riuscire a trovare e salvare altre persone. Purtroppo, però, il numero delle vittime continua a salire sempre di più.