Le recenti dichiarazioni rilasciate da Silvio Berlusconi non sono affatto passate inosservate. Tanto è vero che da Kiev arrivano dei duri attacchi nei confronti del numero uno di ‘Forza Italia’
Altra polemica attorno a Silvio Berlusconi. Tanto è vero che da Kiev non le mandano a dire. Ci ha pensato direttamente il portavoce del ministero degli Esteri Ucraino, Oleg Nikolenko, con un post pubblicato su Facebook: “Le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo“. Tanto da ricordare che fece lo stesso anche con l’allora numero uni libico Gheddafi. Non è finita qui visto che ha continuato dicendo: “Diffondendo la propaganda russa, incoraggia Mosca a continuare i suoi crimini e quindi ha responsabilità politica e morale“.
A differenza del ‘Cavaliere’, sono arrivate parole di elogio per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Abbiamo apprezzato molto la sua risposta. In questo modo ha riaffermato l’incrollabile sostegno all’Ucraina“. Tornando alle accuse nei suoi confronti anche il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha puntato il dito contro l’ex premier. Lo ha fatto rilasciando una intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘. Parole molto dure che arrivano direttamente da Kiev: “Getti la maschera e dica di essere a favore del genocidio del popolo ucraino”.
Nel frattempo c’è chi come Antonio Tajani prova a giustificare il tutto. L’attuale ministro degli Esteri ha confermato che le parole di Berlusconi non cambieranno minimamente la posizione del governo. Confermando tra l’altro (direttamente dalla Scuola ufficiali dei Carabinieri a Roma): “Berlusconi è un uomo di pace, non ha cambiato posizioni a sostegno di Ucraina, Nato e Occidente“. Le parole di Berlusconi sono giunte anche a livello europeo.
Come quelle di Iratxe Garcia che ha affidato il suo pensiero con un post su Twitter: “Sono inorridita dalle nuove scioccanti dichiarazioni. È questa la posizione del governo Meloni e del ministro degli Esteri Tajani di Forza Italia?”. In conclusione è arrivato anche il pensiero da parte del commissario europeo Paolo Gentiloni: “Penso che dobbiamo guardare agli atti, alle decisioni del governo italiano che fin qui sono state credo molto coerenti. Non commento le dinamiche politiche interne”.