Pd, oramai è sfida a due tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein: nel frattempo arrivano gli ultimi dati
La “lotta” sta andando avanti per quanto riguarda il Pd. Sembra quasi scontato chi saranno i due candidati, pronti a sfidarsi alle prossime primarie datate 26 febbraio. Stiamo parlando delle due persone inquadrate in foto: Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Nelle prossime ore il Nazareno dovrebbe rivelare gli ultimi aggiornamenti per quanto riguarda i risultati ufficiali. Anche se, almeno per il momento, pare che non ci siano dubbi. Come ha confermato proprio uno dei due candidati. Ovvero Bonaccini: lo stesso che ha affermato di avere più di 20 punti di vantaggio. Un ringraziamento sentito è stato fatto verso coloro che lo hanno scelto. I numeri parlano chiaro: si trovano al 54%, un risultato importante.
Non è minimamente preoccupata la Schlein che fa fatto sapere di essere pronta a mobilitare moltissime persone per quella data ed anche di vincere le elezioni. Ricordiamo che i sostenitori della stessa, con il voto al gazebo, tenderà a coinvolgere anche coloro che non sono tesserati e che favoriranno la loro proposta. Il portavoce nazionale della mozione Schlein, Marco Furfaro, ammette che l’esito dei circoli è andato ben oltre le aspettative. Non dello stesso avviso Pina Picierno che da chiarezza e parla di un vantaggio netto e consolidato da parte dello stesso Bonaccini. Il deputato Andrea De Maria ha fatto sapere che a Bologna la vittoria di Bonaccini è stata netta: con quasi il 56% delle preferenze.
Bonaccini schietto e sicuro del vantaggio che ha sulla sfidante. La stessa che, però, non demorde e rende noto i dati di Milano: 43% per lei e 38,5% per lui. Mentre a Napoli la differenza è di poco: 898 voti per Elly Schlein e 881 per Stefano Bonaccini. Differenza netta in Liguria: Bonaccini al 38,25% e Schlein al 54,09%. Francesco Boccia commenta in questo modo: “Abbiamo vinto in molte città, come Verona, Milano, Napoli, Catania, Venezia, Genova. Non c’è la mano delle reti organizzate, Schlein vince“.
Non si può dire lo stesso di Firenze dove il governatore dell’Emilia-Romagna è al 58% con 22 punti di vantaggio sulla sfidante. Questo è quello che fa sapere Dario Nardella. La candidata ammette che serve una linea politica in questi casi e che non serve il partito degli amministratori. Occhi sono puntati inevitabilmente alle primarie. Lì ci sarà la sfida decisiva. Nei prossimi giorni ci saranno aggiornamenti importanti.