Quanto si spenderà per il giorno di San Valentino, tra cene, fiori e regali: a tirare le somme sono state le ricerca della Confesercenti.
Domani sarà il giorno più romantico dell’anno, almeno per una parte delle persone: milioni di italiani infatti si apprestano a festeggiare in coppia la festa di San Valentino che come ogni anno, cade il 14 Febbraio.
Ebbene, tra regali, cene, fiori e cioccolatini, le spese saranno davvero moltissime e non risparmieranno proprio nessuno, a parte chi è single è non si dovrà porre il problema di cercare qualcosa di romantico per il proprio partner. Ad avere tirato le somme, circa le possibili spese è stata proprio la Confesercenti che si è basata su un sondaggio portato avanti dalla Swg su un campione di mille italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Pare infatti che la spesa che comprende, come detto prima, cena, fiori, cioccolatini e regali dovrebbe ammontare ad un totale di 71 euro a testa, una cifra considerata in modo netto che secondo le prime indiscrezioni sarebbe aumentata rispetto al passato, addirittura del 35% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia.
San Valentino tra cene romantiche, fiori e cioccolatini
Molto scelto, come sempre è anche il regalo floreale per il 23% delle persone, e ancora: il 26% pensa ad un prodotto di profumeria, mentre il 22% sceglie i tradizionali cioccolatini, il 19% opta per un gioiello e il 10% per un prodotto di moda, infine il 5% preferisce scegliere un prodotto legato a cosmetica e benessere, il 17% sceglie altro e il 6% regala un viaggio.
Una curiosità in più, per quanto riguarda i fiori, i più richiesti sembrano essere: tulipani, gerbere, anemoni, ranuncoli e orchidee, anche se il fiore più classico per questo giorno resta sempre la rosa rossa che però per questo 2023 sembra essere un pò in sofferenza, come riporta il presidente di Assofioristi Ignazio Ferrante, “Soffre quest’anno l’aumento di prezzo dovuto al caro energia“. Una situazione inaspettata che porta le persone anche a prendere i fiori dove capita e quindi in modo abusivo, un particolare che lo stesso Presidente vorrebbe risolvere e su cui ammette: “Per contrastarli serve attenzione da parte degli acquirenti, ma sarebbe necessario anche un maggiore controllo da parte delle autorità”.