Festival di Sanremo, non pochi dubbi arrivano direttamente dal giornalista Massimo Giletti. Il conduttore di “Non è l’Arena” ha invitato il suo pubblico ad ascoltare le parole rilasciate dal collega Bruno Vespa. Ovvero quando lo stesos volò in Ucraina per incontrare il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky
Oramai non si sta parlando d’altro se non della vicenda della lettera di Zelensky letta a Sanremo. Tanto è vero che Massimo Giletti ha deciso di vederci molto chiaro. In lui sono venuti alcuni dubbi. Il tutto rilasciati durante la puntata della sua trasmissione, ‘Non è l’Arena‘, nella serata di ieri domenica 12 febbraio. Ricordiamo che, in un primo momento, il presidente ucraino sarebbe dovuto intervenire con un videomessaggio. Alla fine si è deciso solamente per la lettera (la stessa letta da Amadeus pochi istanti prima dell’annuncio del vincitore del Festival). Il giornalista, in merito a questa vicenda, ha voluto esprimere il suo pensiero.
Queste sono alcune delle sue parole: “Di me si dice solo che io cerco complotti, ma questa cosa effettivamente è strana. Ricordate come era stato annunciato il viaggio di Vespa? L’operazione di Vespa? E poi alla fine è successa poca roba“. Per il giornalista, quindi, non ci sono dubbi: “E’ stata fatta un’operazione in stile democristiano, visto che nessuno ama la guerra, quindi lasciamola stare. Evidentemente qualcuno che sta ai piani alti della politica. È una decisione politica, dovreste sentire Bruno Vespa che aveva organizzato questo accordo sotterraneo con Amadeus“.
Sanremo, lettera Zelensky e non solo: i dubbi di Giletti
Non è finita qui visto che i dubbi del conduttore televisivo non sono affatto finiti. Ovvero perché mandare, verso le 2 di notte, il messaggio del presidente ucraino e non prima? Nel contenuto della stessa Zelensky affermava che avrebbe vinto il conflitto nei confronti della Russia. La stessa che ha iniziato questa guerra quasi un anno fa (tra pochi giorni ci sarà il primo e triste anniversario, 24 febbraio).
Soprattutto grazie all’aiuto di altri Paesi che stanno aiutando loro. Italia tra queste. Ricordiamo che la lettera è stata tradotta dall’ambasciata ucraina che si trova in Italia e letta proprio da Amadeus. Tanto è vero che nel contenuto c’era scritto anche questo: “I vincitori sono invitati a Kiev per cantare. In occasione del Giorno della Vittoria“.
🔵#Sanremo2023 Pochi minuti prima della vittoria di Marco #Mengoni, #Amadeus ha letto la lettera che il presidente ucraino #Zelensky ha inviato all’Italia in occasione del Festival. Un passaggio nel video @RaiPlay pic.twitter.com/b3bCRFCrJn
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) February 12, 2023