Terremoto Turchia, il dramma dei bambini senza genitori e nome

Terremoto Turchia e Siria, il dramma dei bambini rimasti senza genitori. Molti di loro non hanno nemmeno un nome

Il dramma dei bambini turchi
Terremoto Turchia, il dramma dei bambini (Ansa Foto) Notizie.com

E’ passata esattamente una settimana dal terribile terremoto che ha colpito due Paesi come la Turchia e la Siria. I soccorritori continuano a scavare con la speranza di poter trovare ancora qualche persona rimasta viva sotto le macerie. Ogni ora che passa, però, le speranze diminuiscono sempre di più. L’ultimo bilancio che arriva è drammatico: sono quasi 41mila i cadaveri che sono stati recuperati senza vita. Purtroppo il numero potrebbe drasticamente aumentare nei prossimi giorni. In questi giorni vi abbiamo raccontato di alcune storie che sanno proprio di “fiducia”. E riguardano proprio coloro che vedete inquadrati in foto: i bambini. Anche alcuni neonati e piccoli che conoscono il mondo solamente da qualche settimana. Gli stessi che hanno dovuto affrontare già un pericolo enorme come la morte.

Alcuni di loro, però, sono stati decisamente più forti e sono riusciti a sopravvivere. Grazie al loro pianto e urla disperate. La maggior parte di loro sono stati estratti vivi. Piccoli che hanno sì una vita davanti, ma che dovranno affrontarla senza i propri genitori. Famiglie spezzate dal violento terremoto che, in pochi secondi, ha ridotto in macerie tutto. Nel verso senso della parola. Basti pensare a Yavuz Canbaz che ancora deve compiere tre anni. Per quasi 160 ore è rimasto nel buio ed incastrato tra le pietre della sua casa crollata nel distretto di Onikisubat. I soccorritori lo hanno salvato che aveva addosso ancora il pigiama. Per non parlare della neonata Afrin estratta viva nel Nord della Siria. Con tanto di cordone ombelicale della madre attaccato. Ora è lo zio a prendersi cura di lei.

Terremoto Turchia, il dramma dei bambini rimasti orfani

Bambino turco estratto vivo
Neonato turco (Ansa Foto) Notizie.com

Hanim, ragazzina di 13 anni, nel distretto di Adiyaman. Estratta viva. Un bambino, di soli due mesi, è stato recuperato vivo (dopo 128 ore) ad Hatay. Considerato il simbolo di questa tragedia: occhi azzurri e visino dolcissimo. Dopo 140 ore è stato il turno di bimbo di 7 mesi estratto vivo. Sempre nella provincia di Hatay il corpo di una bambina di 5 anni estratto vivo. Dopo 156 ore, a Genziantep, viene salvato Seminh di 9 anni. Il piccolo ha scherzato con i salvatori: “Voglio comprare un telefono nuovo”.

Purtroppo, però, c’è da raccontare anche qualche storia drammatica: Alì, 15 anni, era l’unico sopravvissuto visto che la sua famiglia non c’era più. Purtroppo l’unico modo per liberarlo era quello di amputargli le gambe. Non è stato possibile intervenire per via dello spazio troppo stretto. Alla fine Alì si è addormentato. Per sempre. Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera‘ sono 263 i bambini estratti vivi e senza famiglia dalla Turchia. Non arrivano dati certi dalla Siria.

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