L’ex attaccante francese ha commentato il momento del Napoli e del suo bomber. Poi un consiglio al club bianconero: “Deve fare come il Bayern Monaco”.
Ospite a Supertele, trasmissione di Dazn condotta da Pierluigi Pardo che ha seguito il monday night tra Sampdoria e Inter, finito 0-0 nonostante le tantissime occasioni per i nerazzurri. David Trezeguet, collegato via streaming, ha commentato il campionato italiano dominato dal Napoli, dopo questa giornata salito a +15 dalla squadra di Simone Inzaghi.
L’ex attaccante della Juventus ha elogiato il percorso ambizioso dei partenopei soffermandosi in special modo sulle qualità di Osimhen, attuale capocannoniere della Serie A con 17 gol realizzati. Il francese ha svelato l’interesse di diversi club europei, pronti all’assalto del nigeriano nella prossima sessione di calciomercato: “Ora sto viaggiando molto, ho visitato diverse nazioni nell’ultimo periodo”, ha raccontato. “E vi dico una cosa: Osimhen lo vogliono tutte! In Francia e Germania soprattutto, sta dimostrando di essere un grande attaccante. Aveva fatto bene anche in una squadra più piccola come il Lille, già lì aveva giocato alla grande. Ma è diventato un calciatore unico, ha velocità ed è il prototipo del ‘nuovo’ giocatore. È rapido, si muove tantissimo, è diventato un attaccante con quel tipo di profilo moderno”. I miglioramenti sono stati evidenti: “Adesso sto notando una crescita anche nei movimenti sul fronte offensivo, sa gestirsi meglio all’interno della partita”.
Trezeguet sulla Juve: “Guardi come fa il Bayern Monaco”
Poi il tema Juventus. La squadra bianconera, al di là dell’ultima vittoria con la Fiorentina, sta vivendo un momento complicatissimo dal punto di vista societario. La penalizzazione è arrivata dopo le dimissioni in blocco dell’intero CdA. In studio gli hanno chiesto se il club, in questo momento, abbia bisogno più che mai di una bandiera all’interno dell’organigramma: “Lo avevo detto durante il Mondiale in Qatar, lo ribadisco. Un esempio può essere il Bayern Monaco, è la dimostrazione di come si debba gestire un giocatore a fine carriera, preparandolo a quello che potrebbe essere il suo ruolo successivo. È successo con Oliver Kahn. Il club lo individua e lo prepara, la Juve dovrebbe fare lo stesso. La storia bianconera è importante, servono figure che diano un senso di apparenza, ma che siano anche preparate”.