Una festa che ha cominciato a diventare un rito circa 600 anni fa. Le vicende del santo degli innamorati è intrisa di mistero e leggenda, ma oggi è un indiscusso successo commerciale
Lo festeggiamo ogni 14 febbraio, da almeno 600 anni, dicono le fonti storiche. In Italia e in ogni parte del mondo. Un momento in cui gli innamorati si regalano qualcosa per sancire di nuovo il loro amore. Ma chi è San Valentino? E perché lo festeggiamo? Dove e come nasce la leggenda dell’amore proprio in questa giornata?
San Valentino, la festa degli innamorati, giorno in cui tutti i negozi, bar e ristoranti si tingono di rosso, si riempiono di cuori, palloncini e fiori, pronti per affrontare fiumi di innamorati disposti a spendere piccole e grandi fortune per regalare preziose emozioni a chi li avrà fatti “accendere di passione”.
I locali sono pieni di persone: coppie innamorate, coppie che credono di essere innamorate giusto perché è il giorno di San Valentino, coppie che fanno finta di essere innamorate, e non solo in questa giornata. Oppure gruppi di ribelli all’amore, che vogliono sfidarlo, quasi demonizzando questo giorno, o di tutti uomini o di sole donne, che si divertono, a volte davvero tanto, a volte quasi per forza, a volte guardando di soppiatto le coppiette, di qualsiasi tipo, con un po’ di invidia, mista a una sorta di ancestrale malinconia. Emozioni a parte, San Valentino è una festa principalmente al servizio del consumismo, ma nonostante questo può sempre essere l’occasione per fermarsi a guardare con più attenzione la persona a cui teniamo. Ma dove trova le sue origini questa festività?
Non è facile risalire all’origine di questa usanza diventata una festa mondiale, infatti ne troviamo versioni diverse. La tradizione la fa risalire all’epoca dei romani, nel 469 d.C., quando papa Gelasio I pose fine alle feste sfrenate e disinibite di questo periodo, i Lupercalia, riti dedicati al dio della fertilità Luperco. In realtà si festeggiavano il 15 e il papa per “consacrare” la festa all’amore, decise di spostarla al giorno prima, dedicato a San Valentino, facendolo diventare il protettore degli innamorati.
Alcuni fanno risalire le sue radici al 14 febbraio 273, giorno della morte di Valentino, vescovo cristiano, martire e santo. Secondo la leggenda nasce a Interamna Nahars (oggi Terni) nel 176 e muore, appunto, il 14 febbraio 273 a Roma, decapitato, secondo gli ordini dell’imperatore Aureliano. Alcuni ritengono che ci siano più di un San Valentino, e sostengono che uno tra questi sia stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che era pagano.
Le leggende che lo legano agli innamorati sono diverse. La prima narra che il santo un giorno incontrò due giovani che stavano litigando, si avvicinò e, regalandogli una rosa li esortò a tenerla unita nelle loro mani, per farli riappacificare. Un’altra variante della storia racconta che il santo avrebbe fatto tornare l’amore tra i due giovani facendo volare intorno a loro dei piccioni. Da qui anche l’espressione “piccioncini” per definire due innamorati che si scambiano effusioni d’amore.