Contro gli Spurs il Milan si gioca l’accesso ai quarti di finale di Champions League, traguardo che manca da undici anni in casa rossonera. Di fronte il Tottenham di Conte e soprattutto la rivalità che nasce dal precedente del 2011. Pioli chiede ai suoi personalità e coraggio.
La vittoria contro il Torino in campionato ha dato nuovamente respiro al Milan dopo un periodo che definire difficile è poco. Il 2023 rossonero, fino al successo contro i granata, era stato più simile a un’agonia, corredata dall’eliminazione in Coppa Italia (proprio per mano del Toro) e dal tonfo in Supercoppa nel derby.
In campionato poi dopo il rocambolesco pareggio contro la Roma, erano arrivati il pareggio di Lecce e soprattutto i sonori ko contro Lazio e Sassuolo, prima di un’altra sconfitta nel derby. Ora alle porte c’è il Tottenham, una sfida fondamentale per il prosieguo della stagione del Milan, perché passare il turno e accedere ai quarti di finale di Champions League vorrebbe dire molto. Non solo in termini economici, ovviamente, tra incassi di un’eventuale doppia sfida ai quarti, ma anche in termini di prestigio. Il Milan non si piazza tra le prime otto d’Europa dalla stagione 2011-2012, con Allegri in panchina, quando eliminò l’Arsenal agli ottavi. Altra squadre del Nord di Londra. Un segno del destino? Se lo augura Stefano Pioli che mai era arrivato a questo livello nella sua carriera da allenatore e che punta ovviamente a regalarsi una gioia in un periodo che rimane difficile. Vincere contro Conte e arrivare ai quarti sarebbe probabilmente la miglior medicina per un Milan ancora acciaccato.
Pioli in conferenza stampa non ha usato mezzi termini e ha spiegato che quella contro il Tottenham è una partita fondamentale. San Siro sarà pieno, ma occhio alle insidie. Soprattutto quelle pensate da Antonio Conte: “Le difficoltà con lui si moltiplicano. Conte preparare bene le partite. Loro sono una squadra inglese, quindi una squadra che gioca con grande intensità, allenata da un italiano. Conte è un grande allenatore, è uno dei pochi allenatori che mi ha chiamato dopo lo scudetto. Mi ha fatto molto piacere“. Contro il Tottenham i precedenti non sono favorevoli, perché nel 2010 i rossoneri vennero eliminati proprio dagli Spurs agli ottavi di finale di Champions. In panchina c’era Allegri e quel Milan poi si laureò campione d’Italia.
L’andata fini 0-1 a San Siro con gol di Crouch, famosa anche per la rissa tra Gattuso e Joe Jordan ex giocatore rossonero e allora vice allenatore del Tottenham. Il ritorno invece terminò 0-0 al White Hart Lane. L’anno dopo, però, il passaggio contro l’Arsenal, corredato da un clamoroso 4-0 in casa. Fu l’ultimo Milan che vide i quarti di finale.