La guerra in Ucraina ormai va avanti da un anno e uno studio ha analizzato nei dettagli quanto successo in questi mesi di conflitto. Ecco tutti i dettagli.
Il 24 febbraio è ormai alle porte e la guerra in Ucraina non sembra essere destinata a fermarsi. E’ passato ormai un anno dalla decisione di Putin di iniziare questa operazione in terra ucraina e diciamo che per il momento i margini per un cessate il fuoco o un negoziato per arrivare ad una pace duratura non ci sono.
Ma in queste ultime ore è stato pubblicato uno studio molto interessante sull’esito della guerra in Ucraina. Secondo quanto riferito dall’Adnkronos, che cita una ricerca del think tank International Institute of strategic studies, la Russia in nove mesi ha perso quasi il 40% dei suoi tank, con punte del 50% per alcuni mezzi utili durante le operazioni belliche. Si tratta di numeri che sembrano confermare come la controffensiva di Kiev delle ultime settimane ha dato i suoi frutti.
L’Ucraina in possesso dei tank russi
La Russia nei primi mesi ha effettuato degli attacchi importanti in tutta l’Ucraina, ma ora la situazione sembra essere completamente differente e, soprattutto, sembra esserci un Russia in difficoltà. Il 50% dei tank di Mosca sono stati persi e parte di questi mezzi sono stati catturati e riutilizzati da Kiev.
Una situazione critica che ha portato Mosca ad utilizzare i vecchi armamenti della guerra fredda e soprattutto a ridurre la propria disponibilità dei mezzi a disposizione in questo conflitto. Un quadro complessivo, quindi, non assolutamente semplice, ma che potrebbe variare ancora di più nelle prossime settimane.
La Russia prepara una nuova offensiva
Come confermato da Natalizia ai nostri microfoni, la Russia nelle prossime settimane potrebbe preparare una nuova offensiva per provare a recuperare il terreno perso in questi mesi. Per farlo Putin ha deciso di annunciare la mobilitazione parziale e attualmente ci sono migliaia di uomini in Ucraina pronti a combattere.
Un quadro, quindi, in continua evoluzione e che rischia di cambiare ancora una volta nelle prossime settimane. Al momento l’unica cosa certa sembra essere rappresentato dal fatto dell’assenza di margini per arrivare ad una pace duratura in davvero poco tempo.