Quali sono le marche di cioccolato che fino a questo momento sono considerate le peggiori? Scopriamolo.
In questi ultimi tempi, nonostante sia certamente il migliore antidoto contro la tristezza, si è cercato di scoprire quale fossero le marche meno consumate sul mercato di cioccolato e per farlo, è stato chiesto alle aziende che lo producono di inviare tutti i dati relativi alle trasparenze, alla tracciabilità, al reddito di sussistenza degli agricoltori, alla deforestazione e al clima, all’agroforestazione (ovvero un metodo di coltivazione della terra molto più ecologica) e alla gestione agrochimica (ossia l’utilizzo di vari pesticidi).
Parliamoci chiaro, anche se spesso e volentieri si tiene conto solo del sapore che ha un singolo prodotto, la cosa importante di cui tenere conto è la qualità, l’unico modo efficace per tenere al riparo il nostro organismo da altri eventuali problemi. Ad esempio, nel caso in cui capita di sentire del retrogusto amaro nel cioccolato che abbiamo mangiato, vuole dire trovarsi davanti ad un prodotto non lavorato bene o comunque in modo ottimale. Ma approfondiamo il discorso, le aziende che sono state sottoposte a questo tipo di controllo sono state 38.
Come detto prima è possibile che aldilà del gusto, alcune marche di cioccolato non siano davvero quelle giuste da consumare, magari anche per il modo in cui è stato lavorato il prodotto. Tra le varie aziende prese in considerazioni, erano presenti non solo produttori conosciuti a livello mondiale, ma anche piccole aziende: “Nel loro complesso, come abbiamo già accennato, queste aziende costituiscono l’80-90% del cacao mondiale”.
La conclusione, ad ogni modo è stata che il cioccolato fondente, da sempre considerato un valido aiuto per la presenza di Vitamina D è meglio mangiarlo in inverno, poichè l’esposizione al sole è anche minore rispetto alle altre stagioni. Ma ad ogni modo, dalle varie ricerche e studi si è capito come nel cioccolato, a prescindere dalla marca, sono presenti dei pesticidi: “Questo perché le piante del cioccolato sono attaccate da molti parassiti, come dai miridi, i bruchi defogliatori e altri. Per tentare di proteggere queste piante dai parassiti vengono utilizzati diversi pesticidi. Di conseguenza, capita spesso che i residui di questi pesticidi arrivino nel cioccolato”.
Una curiosità in più, il cioccolato nasce dal seme dell’albero del cacao che cresce però solo nelle regioni tropicali come ad esempio: America centrale, Caraibi, Indonesia e Africa. Solo dopo vengono mandate nelle varie parti del mondo per essere lavorate.