Caso Cospito, indagato Delmastro: ecco il reato contestato

Andrea Delmastro è stato iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Roma per il caso Cospito. Ecco il reato contestato al sottosegretario.

Si muove anche la Procura di Roma sul caso Cospito dopo l’esposto presentato da Angelo Bonelli. Come scritto da La Repubblica, il magistrato ha deciso di iscrivere sul registro degli indagati Andrea Delmastro.

Il reato contestato al sottosegretario alla Giustizia è quello di rivelazioni d’ufficio e nella giornata di domani, venerdì 17 febbraio, dovrebbe essere ascoltato dai pm.

Intanto arrivano le prime reazioni politiche a questa notizia con il M5s, attraverso il suo capogruppo alla Camera Francesco Silvestri, ha chiesto le dimissioni di Donzelli e Delmastro.

Bonelli: “Spiace che a fare chiarezza non sia stato il ministro della Giustizia”

L’inchiesta della Procura di Roma è partita dall’esposto di Angelo Bonelli ed è proprio il parlamentare dei Verdi, citato dall’Adnkronos, a commentare l’iscrizione sul registro degli indagati di Delmastro: “Spiace che a fare chiarezza sulla vicenda non sia stato il ministero della Giustizia, ma sia la Procura di Roma dopo il mio esposto presentato lo scorso 2 febbraio“.

“La risposta che il dicastero della Giustizia ha fornito qualche giorni fa è un vero e proprio boomerang – ha aggiunto Bonelli – perché nelle intenzioni del ministro Nordio c’era la volontà di difendere dal punto di vista politico Donzelli e Delmastro, che in passato in modo irresponsabile hanno diffuso atti riservati del Dap“.

Foti e Malan: “Il ministro Nordio ha già spiegato che i documenti non erano riservati”

Il centrodestra fa quadrato su Delmastro e Donzelli. “Apprendiamo dai giornali che il sottosegretario Delmastro sarebbe indagato per rivelazione del segreto d’ufficio – dichiarano Tommaso Foti e Lucio Malan, capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera – con un piccolo particolare: i documenti che avrebbero riportato secondo il Ministero della Giustizia non erano riservati, mentre sicuramente è coperta dal segreto l’inchiesta nei suoi confronti, che invece è sulla stampa. Un bel cortocircuito“.

“Ma tant’è… andiamo avanti con la certezza che tutto verrà chiarito in poco tempo per poi continuare con maggiore slancio di prima la nostra lotta a schiena dritta e volto scoperto alla criminalità organizzata“, concludono i capigruppo di FdI.