Lo hanno prodotto dei ricercatori inglesi sostituendo la farina di frumento con quella cellulare di ceci. Mangiarne a volontà, insieme al cibo in tavola è una delle cose più buone e piacevoli che si fa quando si pranza o si cena.
Il più delle volte, se non sempre, magiare tanto pane, però ingrassa e non fa proprio benissimo. Ma adesso c’è una novità, ovvero un pane che aumenta addirittura il senso di sazietà e piacere, ma allo stesso tempo aiuta a dimagrire. Una rivoluzione. È l’ultima idea che ha guidato i ricercatori del King’s College di Londra e del Quadram Institute, un centro di ricerca alimentare e sulla salute di Norwich.
Questi esperti, e quasi artisti del pane, hanno elaborato questo particolare prodotto utilizzando farina cellulare di ceci invece della normale farina di frumento e ribadiscono che con questo inserimento con altre azioni mirate, potrebbe limitare l’eccesso di cibo e ridurre perfino un problema di questa generazioni di ragazzi soprattutto, ovvero l’obesità.
Ma non basta solo cambiare le farine, ma bisogna seguire una dieta bilanciata
Ma non è tutto oro e sicuro di successo. O meglio il pane inventato e ancora non messo in produzione nel vero senso della parola, promette bene e dà buoni risultati, ma sostengono gli esperti solo questo, ovviamente, non basta per avere successo. Gli esperti infatti avvertono che un semplice scambio di farina non è che sia sufficiente per dimagrire e fare finta di nulla. No perché per farklo nel migliore dei modi è necessario sempre e comunque seguire una dieta sana.
Lo studio in questione però è il primo del suo genere e il nuovo pane è prodotto da PuseON Foods, una società fondata dal Quadram Institute. Le farine a base di ceci, lenticchie e fagioli prevedono la “macinazione tradizionale che scompone le strutture fibrose fondamentali per i benefici per la salute dei legumi”. La farina di ceci che è stata utilizzata per la realizzazione del nuovo pane è stata macinata non in maniera tradizionale ma attraverso un nuovo metodo di macinazione che preserva la struttura fibrosa dei legumi.