Jacopo Coghe (Pro Vita): “La norma sul cambio di sesso in Spagna è una follia”

Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione Pro Vita e Famiglia, in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Grave errore della Spagna. Hanno deciso di lanciare queste persone a folle velocità in un abisso”.

Il Parlamento spagnolo ha dato il via libera alla normativa per il cambio di sesso. Un provvedimento che permette a tutti gli over 16 di sottoporsi ad operazioni senza il consenso di genitori.

Jacopo Coghe
Jacopo Coghe in esclusiva ai nostri microfoni sulla norma sul cambio di sesso spagnola – Notizie.com – Foto Facebook

Praticamente a 16 anni non puoi guidare la macchina, ma cambiare genere senza l’ok dei genitori: mi sembra una follia – ha detto ai nostri microfoni in esclusiva Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione Pro Vita e Famiglia – è molto grave quanto approvato perché a Londra è finita sotto inchiesta proprio la clinica dove venivano fatte transizioni di genere. L’indagine è stata aperta proprio per quello che stanno autorizzando in Spagna: cambio di sesso senza aver intrapreso un percorso medico preciso“.

Coghe: “Sono diversi i rischi per le persone”

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Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione Pro Vita e Famiglia – Notizie.com – © Ansa

Ai nostri microfoni Jacopo Coghe ha ribadito che questa decisione della Spagna potrebbe comportare diversi rischi per le persone che si sottoporranno a questi interventi: “Non prevedendo un percorso medico, diventa un qualcosa di pericoloso soprattutto per i giovani. Non è assolutamente possibile cambiare genere senza aver intrapreso un iter ben preciso perché stiamo parlando di un qualcosa che ti segna la vita per sempre. Invece di accompagnare e accogliere queste persone, li stiamo lanciando a folle velocità in un abisso senza la possibilità di tornare indietro“.

Molti Paesi stanno ritornando sui propri passi su questo tema – ha aggiunto il portavoce dell’associazione Pro Vita e Famiglia – ma altri Stati potrebbero decidere di seguire la strada intrapresa dalla Spagna. Vorrei solo ricordare che molte scuole italiane stanno introducendo la carriera alias e quindi gli studenti possono farsi identificare anche con il sesso opposto al proprio. Questo è solo il primo passo di un percorso che potrebbe portare ad una legge simile a quella spagnola. Io spero e voglio credere che si possa tornare indietro, ma purtroppo ci sono alcune lobby molto potenti che spingono per introdurre definitivamente la fluidità sessuale“.

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