Il rischio di infarto e ictus aumentano quando il colesterolo è alto e questo può succedere anche alle persone più giovani.
Non è certamente un elemento da sottovalutare quello che riguarda il rischio per il nostro organismo di sviluppare l’infarto o l’ictus e questo può succedere anche alle persone più giovani: il motivo che potrebbe stimolare il tutto è il colesterolo, se alto diventa infatti un pericolo.
Questo vale infatti per tutte le età, anche sotto i 40 anni, pare addirittura che questa fascia d’età che è considerata la più giovane ha visto aumentare il rischio del 20% rispetto a prima nello sviluppare appunto infarti o ictus: quindi la cosa fondamentale di cui tenere conto è il valore numerico del nostro colesterolo e non solo.
Importante è anche saperlo interpretare in modo da considerare vari fattori di rischio, tra cui: genetica all’età, livelli di trigliceridi e pressione sanguigna. Insomma una valutazione totale che secondo quanto riporta il Messaggero, oggi è possibile fare grazie ad una app che si chiama CardioRisk. Ma approfondiamo l’argomento.
Come detto prima il colesterolo è uno de motivo per cui si possono scatenare infarti o ictus anche nella persone più giovani che hanno una età interiore ai quaranta anni e per farlo è nata anche una app che consente di tenere sotto controllo i livelli e di capirli anche alla perfezione.
“Se il colesterolo totale è inferiore a 200 mg/dL ma quello Ldl è elevato, il pericolo è comunque alto, mentre per ogni riduzione di 40 mg/dL del colesterolo Ldl scende del 20% il pericolo di infarti e ictus. La app CardioRisk, aiutando a calcolare il valore di Ldl a partire da quello totale, dal colesterolo Hdl e dai trigliceridi che abitualmente vengono monitorati attraverso gli esami del sangue, è perciò uno strumento utilissimo per prendere consapevolezza del proprio grado di rischio, aiutando anche a inserire il valore di colesterolo Ldl nel contesto della propria situazione clinica” queste le parole degli esperti che chiedono a tutti la massima attenzione, per non sottovalutare il problema.
Ma non è tutto, anche importante è la genetica, Ciro Indolfi past-president Sic e co-responsabile scientifico del progetto a tale proposito ha infatti sottolineato: “Considerando quanto il colesterolo alto sia un elemento decisivo per il rischio cardiovascolare è importante che tutti conoscano i propri valori, fin da giovani anche per far emergere i casi di ipercolesterolemia familiare, una predisposizione genetica al colesterolo alto, nei quali la probabilità di infarti e ictus è molto elevata. Sito e app “CardioRisk” sono anche a disposizione dei cardiologi, dei medici di famiglia e dei farmacisti per fornire loro un rapido aggiornamento su tutte le opzioni terapeutiche a disposizione per il controllo delle dislipidemie”.