Arrestata giovane avvocato di 27 anni dopo le indagini portate avanti dai carabinieri: ad aiutarla una “talpa” non ancora identificata.
Una notizia davvero incredibile quella riportata proprio nei minuti scorsi dal Corriere.it, una giovane avvocato di 27 anni è stata arrestata dai carabinieri dopo la lunga indagine della Procura di Roma, l’ipotesi di reato è quella di corruzione, al momento si trova ai domiciliari.
Pare infatti che la tirocinante, Camilla Marianera, ottenesse delle informazioni tramite dei documenti coperti dal segreto, ad aiutare la tirocinante anche una presunta “talpa” non ancora identificata ma certamente, inserita all’interno del Tribunale e con libero accesso ai documenti secretati: “Gli inquirenti hanno effettuato un accesso nello studio legale ai Parioli, dove la donna lavorava da fine dicembre, per effettuare dei controlli”.
Sempre secondo quanto riporta Corriere.it, pare che le indagini sulla giovane, andassero avanti da diverso tempo: “I carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci, su coordinamento del procuratore aggiunto Paolo Ielo, hanno la certezza che la giovane finita ai domiciliari aveva accesso anche in altri uffici di piazzale Clodio, dove in cambio di mazzette da qualche centinaio di euro sarebbe riuscita ad ottenere informazioni riservate e coperte dal segreto delle indagini ancora in corso”.
Ad avere riportato per prima la notizia è stato il Corriere.it, Camilla Marianera, giovane avvocato da tempo continuava ad avere libero accesso ai documenti del Tribunale di Roma, anche grazie all’aiuto di una talpa, la cui identità non è stata ancora resa nota.
Gli episodi che sono stati contestati alla tirocinante riguardano in particolare il periodo compreso tra il momento in cui ha lasciato lo studio e il Dicembre scorso quando è stata assunta come collaboratrice dell’assessore di Roma, alle Attività produttive e alle Pari Opportunità con delega alla Sicurezza, Monica Lucarelli, che ha ricevuto la notizia dopo la perquisizione dei carabinieri nell’ufficio della segreteria amministrativa dove lavorava la giovane, ha interrotto il contratto.
Inseguiti i militari hanno anche provveduto ad una lunga perquisizioni degli effetti personali della giovane avvocato che però per il momento hanno dato esito negativo: “Sono profondamente colpita da questa vicenda. Il contratto della collaboratrice, che ricopriva un ruolo di segreteria da fine dicembre, è stato immediatamente rescisso. A quel che risulta, e in base a quanto mi è stato notificato, i reati contestati non attengono in alcun modo alle attività del mio ufficio. Ringrazio la procura e l’Arma dei carabinieri per il lavoro investigativo svolto” queste le parole dell’assessore Lucarelli.