Bufera sulla maggioranza per lo stop alla cessione dei crediti e lo sconto in fattura per il Superbonus. Le opposizioni vanno all’attacco.
Brutte notizie per quanto riguarda il Superbonus. Come riportato da TgCom24, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge che prevede la sospensione dello sconto in fattura e la cessione dei crediti. Una decisione che ha provocato la dura reazione da parte delle opposizioni.
“Siamo stati costretti ad intervenire perché c’era stata una lievitazione dei crediti – ha detto subito Antonio Tajani rispondendo agli attacchi arrivati in particolare dai pentastellati – purtroppo negli esecutivi precedenti era mancata la pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti, ora fuori controllo“.
Un pensiero condiviso dal ministro Giorgetti: “Siamo dovuti intervenire per gli effetti di una politica scellerata usata anche durante la campagna elettorale. Le scelte precedenti hanno prodotto beneficio per alcuni italiani, ma posto alla fine un carico a ciascun cittadino 2mila euro a testa. Questo è il bilancio delle decisioni prese in passato“.
La decisione presa dal governo è stata duramente criticata dal leader pentastellato Giuseppe Conte. “Stanno giocando sulla pelle dei lavoratori e famiglie – ha scritto sui social l’ex premier – e si mette a repentaglio il futuro di almeno 25mila aziende dell’edilizia e 130mila posti di lavora“.
“Sarebbe anche una presa in giro per gli italiani – si legge ancora – considerando le promesse elettorali del centrodestra sulla protezione dei bonus edilizi e la partecipazione di autorevoli esponenti della coalizione alle tante piazze che si sono riunite a tutela dell’edilizia. Inoltre ci chiediamo se Forza Italia resterà in questo esecutivo visto che il partito in passato ha promosso numerose iniziative a tutela del Superbonus e della cessione dei crediti d’imposta“.
Anche Mariastella Gelmini ha duramente attaccato l’esecutivo. “La maggioranza sulla questione dei crediti sta andando in tilt – ha detto l’ex forzista – il governo si prepara a contraddire anche regioni guidate dalle stesse forze politiche che lo sostengono“.
Mentre Patuanelli sui social ha aggiunto: “Questo doveva essere il governo del non disturbare chi vuole fare. Mentre è diventato l’esecutivo del condanniamo a morte chi vuole fare“.