Terremoto Turchia, nelle ultime ore il bilancio si sta aggravando sempre di più. Nel frattempo i soccorritori continuano le loro operazioni di scavo, con la speranza di poter trovare qualche altra persona viva
A quasi dieci giorni dal violento terremoto che ha messo in ginocchio la Turchia si continua a scavare sotto le macerie. I soccorritori ed i volontari non si sono mai fermati dalla scorsa settimana. A mani nude sperano di poter riuscire a trovare qualche altra persona rimasta viva. Anche se le speranze, ogni ora che passano, diminuiscono sempre di più. I media locali, nell’ultimo periodo, hanno dato l’ultimo bilancio in merito al numero delle vittime. Solamente nel Paese del Medio Oriente (ricordiamo che la scossa ha colpito anche la Siria settentrionale) i corpi, senza vita, che sono stati ritrovati sono 36.187. Purtroppo questo numero, fanno sapere, è destinato ad aumentare. Proprio perché la lista delle persone disperse è ancora molto lunga.
Più di 5mila, invece, sono i morti che il sisma ha provocato in Siria. Dal 6 febbraio, come riportato in precedenza, non hanno mai smesso di scavare e sperare in qualche altro miracolo. Come è avvenuto negli ultimi giorni con il salvataggio di alcuni bambini e persone adulte. Gli ultimi aggiornamenti sono stati resi noti direttamente dall’agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad. Nel frattempo, da ogni parte del mondo, continuano ad arrivare squadre di soccorritori che stanno dando il proprio aiuto per velocizzare i procedimenti per cercare di salvare chi è rimasto intrappolato sotto le macerie.
Così come continua la caccia agli imprenditori e costruttori edili dei palazzi che sono crollati in una frazione di secondo. Fino a questo momento sono più di 100 le persone che sono finite in manette. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi. Ancora sotto shock il presidente del Paese, Recep Tayyip Erdogan, scosso per le tragiche notizie che continuano ad arrivare dai posti in cui c’è stato il violento sisma.
Nella giornata di martedì la notizia del recupero di due fratelli vivi. Sono stati per giorni sotto le macerie di un edificio crollato a Kahramanmaraş. Ovvero una delle città più colpite maggiormente dal terremoto. Una volta essere stati recuperati dai soccorsi hanno spiegato di essere riusciti a sopravvivere grazie ad un integratore proteico in polvere. Lo stesso che avevano mischiato alla loro stessa urina.