Quali sono i segnali o per meglio dire i campanelli di allarme che preannunciano il tumore all’esofago: ecco cosa non sottovalutare.
Potrà sembrare incredibile, eppure esiste un tumore che è davvero difficile da diagnosticare ed è quello che colpisce l’esofago: il motivo per cui questo avviene è perchè i sintomi nella maggior parte dei casi possono trarre molto spesso in inganno.
E’ infatti possibile sottovalutare i campanelli di allarme che il nostro corpo ci manda e pensare che in realtà i sintomi evidenziati abbiano a che fare con qualcosa di completamente diverso o per lo meno con delle patologie più severe rispetto a questa e quindi sottovalutando il tutto, si rischia di non intervenire quando necessario e trascurare il problema già dentro di noi. La diagnosi precoce, infatti, è la chiave giusta per potere intervenire in modo efficace, aumentando le possibilità di cura: è infatti certo che oggi grazie alla ricerca sia possibile condurre una vita normale anche dopo avere scoperto questo tipo di tumore.
Come detto prima, molto spesso i sintomi che precedono il tumore all’esofago rischiano di essere sottovalutati o confusi con dei problemi decisamente meno gravi di questo con il rischio ulteriore di non cominciare in tempo la battaglia per sconfiggere il male. Ad avere fornito un elenco dettagliato dei segnali di cui tenere conto è stato NHS, tra questi abbiamo: disfagia, ovvero fatica a deglutire spesso accompagnata da bruciore o dolore, reflusso acido frequente, malessere e senso di stanchezza generale, e ancora: nausea, fiato corto, tosse continua, mancanza di appetito e perdita di peso importante. Insomma tutti segnali che a primo impatto potrebbero far pensare a mille cose diverse e decisamente meno gravi di un tumore all’esofago, eppure è sempre il caso di non sottovalutarli.
Detto questo, ad oggi la ricerca scientifica ha fatto dei passi da gigante e anche una volta sconfitta la malattia si può condurre una vita normale, stando a quanto riporta Cancer Reasearch UK il tumore all’esofago si trova alla quattordicesima posizione tra i tipi di cancro più comuni nella popolazione adulta, con oltre 9mila casi all’anno, senza contare che anche il numero di decessi è ancora altissimo, circa 8mila ogni anno.
E ancora, questo tipo di tumore colpisce in prevalenza le persone che hanno più di 75 anni e nella maggior parte dei casi uomini, ma la notizia positiva è che una volta riconosciuto può essere sconfitto, la metà dei malati ci riescono sopravvivendo oltre i cinque anni dopo la diagnosi.