Brescia, indagato l’architetto di Vladimir Putin: ci sono delle grandissime novità in merito al sequestro dei 141 milioni di euro nei confronti del professionista
La notizia è di pochi minuti fa e riguarda un cittadino italiano. Lo stesso che ha deciso di trasferirsi in Russia (precisamente a Mosca) per motivi di lavoro. Stiamo parlando di Lanfranco Cirillo. Un nome molto noto alla Guardia di Finanza per un motivo che a breve vi racconteremo. Per chi non lo conoscesse si tratta dell’architetto del presidente della Russia, ovvero Vladimir Putin. Negli ultimi mesi si era parlato, appunto, di lui perché non versava le tasse. Ed è per questo motivo che i militari hanno sequestrato una importantissima somma di denaro dal valore di 141 milioni di euro.
In merito a questa vicenda arrivano delle novità molto importanti direttamente dalla Cassazione che ha preso la sua decisione. Tanto da annullare il maxi sequestro di quella cifra. La stessa che riguarda anche beni mobili e immobili (sia nel bresciano che in Sardegna) nei confronti dello stesso architetto. Una decisione che arriva a pochi giorni dal processo proprio nei confronti dell’uomo. Un processo che si sarebbe dovuto verificare la prossima settimana (precisamente giovedì 23 febbraio). Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di: esterovestizione, autoriciclaggio e contrabbando.
La Cassazione ha deciso di accogliere il ricorso della difesa. Annullando, per questioni di diritto, il sequestro della somma riportata in precedenza. Come disposto dal tribunale di Brescia nell’agosto 2022. Gli atti sono stati trasmessi al tribunale del riesame. Ricordiamo che Cirillo era considerato l’uomo di fiducia da parte dello Zar visto che ha completamente messo a nuovo ed arredato le residenze del numero uno della Russia.
Tanto da essere inserito nel registro degli indagati che adesso dovrà rispondere a delle accuse molto gravi. Non è finita qui visto che, sempre nel mese di agosto, erano state sequestrate anche delle vere e proprie opere d’arti di Picasso, Cezanne, De Chirico e Fontana.