Caso Cospito, Alfonso Sabella invita tutti alla calma: “Bisogna evitare che la situazione possa degenerare”
Si continua a parlare, sempre di più, del caso relativo ad Alfredo Cospito. Negli ultimi giorni si era parlato addirittura che l’anarchico avesse deciso di interrompere lo sciopero della fame. Anche se, successivamente, è arrivata la smentita da parte del suo avvocato Albertini che è intervenuto in una trasmissione radiofonica. Il legale ha annunciato, invece, che il suo legale è decisamente molto provato per quello che sta accadendo in questo periodo. Ricordiamo che Cospito ha deciso di effettuare lo sciopero della fame lo scorso anno, poco prima della fine del mese di ottobre, per protestare contro la detenzione al carcere 41 bis.
Nel frattempo il clima che si sta respirando non è affatto dei migliori. Tanto è vero che, nelle ultime ore, è apparso un volantino contenente minacce ad un manager dell’Iveco Defence Vehicles di Bolzano. Ad essere intervenuto in merito a questa vicenda ci ha pensato direttamente il giudice del tribunale di Napoli, Alfonso Sabella. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Notizia‘. In primis ha invitato tutti a mantenere la calma e, soprattutto, a non fare in modo che la situazione possa degenerare da un momento all’altro.
Queste sono alcune delle sue parole in merito a questa vicenda: “Premesso che non ho gli strumenti per valutare la reale portata di queste minacce, quello che posso dire è che sono molto preoccupato. Mi sembra chiaro che in questa vicenda ci siamo messi in un cul-de-sac da cui è davvero difficile uscire perché nessuno può fare retromarcia. Per questo comprendo il punto di vista del ministero secando cui levare il 41 bis a Cospito significa dare dimostrazione di debolezza e quindi non può fare altro che tenere il punto“.
non è finita qui visto che ha concluso dicendo: “Tutto pensavo tranne che nel mio Paese sarebbe tornata la strategia della tensione. Inutile che ci giriamo intorno ma dobbiamo stare attenti perché la situazione è esplosiva“. Nel frattempo spera che l’Intelligence possa individuare “i punti di riferimento con cui si può discutere per cercare di far abbassare i toni ed evitare che la situazione degeneri in una nuova stagione di terrorismo”.