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Cronaca

Madre e due bimbi ricoverati con una grave intossicazione: la ricostruzione

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Francesco Spagnolo

Una madre e due bambini sono stati ricoverati d’urgenza con una grave intossicazione. In corso degli accertamenti per ricostruire quanto successo.

Attimi di paura per una donna e i suoi due figli. I tre, come riportato dall’Ansa, sono stati ricoverati d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli per una grave intossicazione da monossido di carbonio e da fumi dovuto ad un utilizzo di una brace in un luogo non areato. Le condizioni ora delle tre persone sono in netto miglioramento e i medici hanno potuto tirare un primo sospiro di sollievo anche se la prognosi per il momento resta riservata.

Una madre e due bambini sono stati ricoverati per una grave intossicazione – Notizie.com – © Ansa

I tre hanno stati trattati in camera iperbarica e questo ha permesso sicuramente un primo miglioramento del quadro clinico. Sicuramente i pazienti saranno sottoposto ad ulteriori cicli nella speranza di poter registrare ancora una volta delle risposte positive dalla madre e i suoi figli e quindi sciogliere la prognosi in tempi brevi.

La ricostruzione

Le tre persone sono ricoverate al ‘Santobono’ di Napoli – Notizie.com – © Ansa

La ricostruzione di quanto successo è ancora al vaglio degli inquirenti. Stando alle prime informazioni, la madre con i suoi bambini ha utilizzato la brace in un luogo areato. L’intossicazione da monossido di carbonio e fumi è stata quasi immediata tanto che i tre sono stati portati nella notte tra giovedì e venerdì nel presidio ospedaliero di Pedimonte Matese.

Le condizioni, però, sono state considerate molto gravi dai medici tanto che si è deciso il trasferimento in codice rosso presso il Santobono di Napoli dove il personale sanitario è intervenuto immediatamente e stabilizzato le condizioni. Come detto in precedenza, la prognosi non è ancora stata sciolta e si preferisce mantenere la massima cautela, ma il quadro clinico è discreto.

Le condizioni dei tre pazienti

In un primo momento le condizioni dei tre pazienti sono sembrate gravi, ma ora la situazione sembra essere in miglioramento e c’è un cauto ottimismo tra i medici. I tre sono stati sottoposti a trattamenti in camera iperbarica e questo ha permesso di far scendere i livelli della carbossiemoglobina nel sangue e di migliorare tutte le funzioni vitali degli organi.

In questi casi il protocollo è molto rigido e si continuerà a questi trattamenti per evitare la sindrome post-intervallare che provoca gravi danni al tessuto cerebrale anche a distanza di un mese.

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Francesco Spagnolo