Nel 2010, la squadra allora allenata da Sir Alex Ferguson, si reca a Sunderland per giocare contro i padroni di casa allo Stadium of Light. Ma succede qualcosa di veramente assurdo e che condiziona la giornata dei Red Devils. A raccontarlo è lo storico magazziniere dello United.
L’Inghilterra è famosa per il calcio all’avanguardia e per infrastrutture che fanno invidia al mondo intero. Stadi bellissimi, pensati esclusivamente per il football e che permettono ai tifosi di vivere l’esperienza del match a 360 gradi.
Ma anche gli stadi inglesi possono riservare brutte sorprese, non tanto si fans, ma ai giocatori e agli staff che accompagnano le squadre. E il caso che ha coinvolto il Manchester United è passato alla storia in Inghilterra, anche se non s’era mai entrati nei dettagli di quanto accaduto. Il fatto accade a Sunderland, nel 2010, allo Stadium of Light casa dei Black Cats. Lo United di Alex Ferguson è ospite del Sunderland allenato da Steve Bruce. A raccontare quanto accaduto nella pancia dello stadio è Albert Morgan, per anni e anni magazziniere dei Red Devils, che durante il podcast ufficiale del club, è sceso nei particolari di una giornata veramente surreale per la squadra.
Nello spogliatoio degli ospiti si sente un rumore sinistro, una goccia che ininterrottamente cade in un secchio a terra: “C’era il rumore di una goccia che cadeva dentro un secchio, quindi pensavamo fosse colpa di una perdita nel soffitto. I ragazzi si stavano preparando, poi sono passati attorno al secchio e sono andati in campo per il riscaldamento”.
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Sembra che non sia niente di grave, che non ci sia di che preoccuparsi, ma poi accade qualcosa: “Pochi minuti dopo è venuta una delle guardie di sicurezza e mi ha detto: ‘Albert, forse dovresti venire nello spogliatoio, il secchio si sta riempiendo parecchio’. Giusto il tempo di tornare lì e il secchio era stato sostituito con un bidone”. Ed è proprio in quel momento che succede il patatrac: “Siamo entrati, neanche il tempo di dire una parola e uno dei pannelli del soffitto è venuto giù. E c’era m***a ovunque! Era dappertutto, sui vestiti, sulle maglie, sui muri, sul soffitto. Per fortuna Ferguson era appena uscito, ma Berbatov era furioso per le sue scarpe, che erano sepolte da dieci centimetri di roba“.
Chi si sacrifica per cercare di sistemare le cose? Il tecnico di casa, quel Steve Bruce che nello United ha giocato per dieci stagioni: ”Steve arriva nello spogliatoio con una spazzola che sarà stata larga due metri e comincia a spalare via la m***a. Abbiamo preso tutti i vestiti, li abbiamo messi in un sacco dell’immondizia e li abbiamo buttati”. Difficile immaginare un finale diverso.