L’assoluzione di Silvio Berlusconi, arrivata ieri alla fine del processo Ruby Ter, ha provocato la reazione di Emilio Fede: ecco le sue parole.
Anche Emilio Fede ha in parte tirato un sospiro di sollievo dopo l’assoluzione dell’ex Premier Silvio Berlusconi, al processo Ruby Ter che si è concluso proprio nei giorni scorsi, dopo tanti anni; l’ex direttore di Tg1 e Tg4 invece era stato condannato in via definitiva nel 2019 a 4 e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione, una pena che ha scontato ai domiciliari.
Dopo le ultime notizie, è proprio il diretto interessato a parlare del suo nuovo stato d’animo, nella lunga intervista rilasciata per Qnm in cui ripercorre i fatti di tutti questi anni e non tradisce la lunga amicizia che lo ha legato per una vita al leader di Forza Italia.
“Ma io che c’entro e che c’entravo con tutto quel carrozzone? Ho subito uno sfratto giornalistico” sono queste le parole che oggi alla veneranda età di 91 anni si sente di usare come apertura del suo dialogo, proprio alla luce di quanto accaduto che in parte pare averlo risarcito.
“Io che non ho fatto nulla sono stato accompagnato alla porta? E dopo la sentenza di ieri l’amarezza è dovuta al fatto, che accanto a me non ci fosse e non ci sia ancora mia moglie, morta un anno fa. L’ ho amato tanto. Ho scontato gli arresti domiciliari, pazienza mi verrebbe da dire, perchè gli affetti non mi sono mai mancati. Ma per quale motivo mi domando, ho vissuto una sorta di sfratto giornalistico?”.
E’ questo il pensiero dell’ex Direttore del Tg4, pensiero che affida alla lunga intervista realizzata per Qnm in cui ripercorre tutta la vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista in questi anni e per cui nel 2019 è stato condannato in via definitiva ad una pena, scontata ai domiciliari, di 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione.
Degli anni davvero difficili i suoi che certamente non riesce ancora oggi a dimenticare e quando gli si chiede quale sia stato il momento peggiore vissuto in assoluto, non ha dubbi nel rispondere, sempre nella sua intervista per Qnm: “Il momento peggiore è stato quando per un ritardo di pochi minuti tra luce e ombra, sono stato arrestato con mia moglie in un ristorante di Napoli”.
Ad ogni modo, la sentenza dei giorni scorsi pare avergli restituito anche se solo in parte un poco di giustizia, la stessa che certamente ha provato l’ex Premier e leader di Forza Italia, di cui lo stesso Emilio Fede dice: “L’amarezza di Berlusconi e della sua famiglia sia più che legittima. Ho vissuto momenti solenni con lui, ma nulla ha avuto a che vedere coi pettegolezzi, io li chiamo così, che sono stati raccontati. Pettegolezzo e vita vera sono due cose assolutamente distanti”.