La Commissione europea ha messo sotto controllo Amazon e il motivo riguarda la vendita di un robot per pulire la casa.
Pare proprio che non ci sia alcun dubbio in merito alla questione, la Commissione Europea ha puntato gli occhi e tutta la sua attenzione su Amazon e in particolare per una indagine aperta nei confronti di uno degli acquisti che è possibile fare sulla famosa piattaforma.
Stiamo parlando di Irobot, ovvero il produttore di aspirapolvere intelligenti Roomba per 1,7 miliardi di dollari, secondo quanto riporta il Financial Times, pare che per il momento da Bruxelles siano solo arrivate una serie di domande in merito alla questione, ma questo non fa altro che presagire il primo passo vero un iter legislativo vero e proprio.
“I funzionari dell’UE stanno cercando di determinare quanto sia importante questo accordo per Amazon e come potrebbe usarlo per combinare i dati che già raccoglie con Alexa, la tecnologia di assistente vocale dell’azienda, per ottenere un vantaggio competitivo”, questa è la dichiarazione ufficiale del portavoce dell’Unione europea inserita proprio dal Financial Times.
Una notizia che ha davvero dell’incredibile e che vede il grande colosso Amazon finire sotto inchiesta da parte della Commissione Europea per colpa dell’aspirapolvere che spia dentro le case: ad averlo confermato sono state delle prove pubblicate proprio su dei gruppi social. In particolare proprio a gennaio 2022 il MIT Technology Review ha ricevuto 15 screenshot scattati da un’aspirapolvere, tra questi sono presenti anche delle immagini di persone in casa in momento intimi, di persone svestite, o sedute sul water. Ad avere scattato le foto è stata proprio l’intelligenza artificiale: gli elettrodomestici osservano e poi scattano la foto.
“Le foto scattate vengono inviate a Scale Ai, una start up dove lavoratori (umani) di tutto il mondo etichettano i dati, gli audio, e le foto. In poche parole insegnano ai Roomba come evitare gli ostacoli, mappare le case, adattare agli spazi le strategie di pulizia” questo riporta Fanpage.
Insomma una situazione davvero incredibile, Amazon adesso dovrà rispondere a tutte le domande che sono state poste proprio dalla Commissione Europea e al momento annuncia tramire il portavoce Gizmodo: “Stiamo lavorando in collaborazione con le autorità di regolamentazione competenti nella loro revisione della fusione” e ancora: “Amazon condivide la nostra passione per la creazione di innovazioni ponderate che consentano alle persone di fare di più a casa, e non riesco a pensare a un posto migliore in cui il nostro team possa continuare la nostra missione”.