Si fa chiudere tube ma resta incinta: storica decisione tribunale verso Asl

Si fa chiudere le tube, ma resta incinta: arriva una storica decisione da parte del tribunale nei confronti dell’Asl. L’azienda sanitaria, ora, è costretta a risarcire una famiglia

Asl costretta a riscarcire
Sentenza storica del tribunale (Ansa Foto) Notizie.com

Si tratta di una decisione a dir poco storica quella che arriva direttamente dal tribunale di Arezzo. Una coppia di genitori dovrà essere risarcita con una cifra importantissima. Guai, invece, per l’Asl Toscana Sud Est che è stata condannata al mantenimento di 135mila euro. Fino a quando la bimba non compirà 25 anni. Anche se, quest’ultima, a dire il vero non sarebbe dovuta nascere. Facciamo un po’ di chiarezza in merito a questa vicenda: la madre si era sottoposta ad un intervento di chiusura delle tube. Proprio per evitare altre gravidanze (ha già partorito tre volte). Ed invece la “sorpresa”. Un intervento in cui si era sottoposta nel 2011 all’ospedale di Grosseto. Fino a quando la donna non ha scoperto di essere rimasta incinta.

Si tratta di una famiglia che vive fuori provincia. Una sentenza che arriva a nove anni di distanza dalla nascita della piccola. “C’è stato un incontrovertibile nesso di causalità tra l’erronea esecuzione dell’intervento e i lamentati danni”. Questo è quello che ha fatto sapere direttamente il giudice Andrea Turturro. Un intervento che non è stato eseguito nella migliore maniera possibile. Tanto da quantificare l’importo che dovrà ricevere la famiglia: si parla di 450 euro al mese per 25 anni. Soddisfatta l’avvocato della famiglia, Paolo Presello: “La scelta d’interrompere la gravidanza è una scelta personalissima della gestante, che involve considerazioni di carattere morale e religioso, non scevra da un notevolissimo carico di sofferenza psicologica“.

Arezzo, tribunale dà ragione a famiglia: Asl dovrà risarcirla di 135mila euro

Decisione storica tribunale
Asl (Ansa Foto) Notizie.com

Nel frattempo non si è fatta assolutamente attendere la risposta da parte della stessa Asl Toscana. La stessa che ha voluto commentare la sentenza con una nota. “In merito alla vicenda riportata oggi da alcuni organi di stampa relativamente alla sentenza di condanna della Asl Tse da parte del Tribunale civile di Arezzo per un intervento di chiusura delle tube effettuato all’ospedale Misericordia nel 2011.

L’azienda sanitaria, nel prendere atto della sentenza del Tribunale di Arezzo, sta valutando la possibilità di impugnare la sentenza, di proporre ricorso in Appello e di chiedere la sospensione dell’esecuzione del provvedimento di 1° grado che condanna Asl Tse al risarcimento di 135mila euro a favore della controparte”.

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