Ottime notizie sono quelle in arrivo per i nuclei vedovili che hanno lâassegno unico: pare che si stia lavorando ad un aumento.
Sono in arrivo delle notizie davvero importanti che probabilmente interessano moltissimi nuclei familiari italiani: stiamo parlando dellâassegno unico universale per i figli a carico che viene erogato alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano.
Ebbene, pare che il contributo economico, a differenza del passato sarĂ esteso anche alle famiglie nelle quali uno dei due genitori è venuto a mancare dopo un anno dal decesso: ad avere confermato la situazione è stato proprio il sito dellâInps.
Pare infatti che la maggiorazione che sta per arrivare è prevista per ciascun figlio minore ed è pari a 30 euro al mese: davvero una notizia ottima che specialmente in questo momento non può fare altro che essere un valido aiuto per tutti.
âTenuto conto della maggiore fragilitĂ dei nuclei vedovili, su conforme parere del Ministero del Lavoro â si legge â si comunica che è erogato dâufficio il bonus per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore che si sono verificati nellâanno di competenza in cui è riconosciuto lâAssegno. Al fine di beneficiare della maggiorazione non è previsto alcun adempimento ulteriore in capo agli utenti interessatiâ questo riporta la nota ufficiale dellâInps e ancora: âPertanto, per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarĂ applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserĂ di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno qualora spettante per la mensilitĂ di marzo 2023âł.
Una notizia davvero importante che forse in pochi si aspettavano, ricordiamo infatti che questa nuova norma prevede che i nuclei familiari in cui uno dei genitori sia venuto a mancare riceverĂ una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro. Ovviamente lâimportò sarĂ in misura piena per le persone che avranno un ISEE pari o inferiore a 15 mila euro.
Per chi invece ha presentato un Isee superiore, questo aiuto finisce per ridursi fino a sparire del tutto quando si arriva 40 mila euro o a Isee superiore.
âTale prassi troverĂ applicazione anche per le future annualitĂ di erogazione dellâAssegno; pertanto, il decesso del genitore lavoratore nel corso dellâannualitĂ di fruizione dellâAssegno non comporta la perdita del bonus sino alla conclusione dellâannualitĂ della prestazione stessaâ questo conclude infine la nota dellâInps.